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Il premier greco Tsipras ha presentato il suo ultimo piano ai creditori

Il governo di Atene sarebbe pronto a misure fiscali permanenti pari al 2 per cento del pil. Per lunedì 22 giugno è stato convocato un vertice straordinario dei capi di stato e di governo dei paesi dell’Eurozona

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Diplomazie al lavoro per il summit sulla Grecia, liquidità a rischio

La corsa agli sportelli davanti a una filiale della Banca nazionale di Grecia ad Atene, il 19 giugno 2015.

Le diplomazie sono al lavoro per il vertice dei capi di stato e di governo dei 19 paesi dell’Eurozona, convocato d’urgenza per lunedì 22 giugno sulla crisi greca. Il tempo a disposizione della Grecia sembra davvero finito perché il 30 giugno scadrà il debito da 1,6 miliardi di euro che Atene ha con il Fondo monetario internazionale. Nella riunione dei ministri dell’economia e delle finanze dell’area euro, che precederà l’Eurosummit di lunedì, sarà affrontato anche lo scenario peggiore, ovvero il default di Atene e dunque l’uscita dalla moneta unica.

In Grecia i cittadini hanno fatto la corsa agli sportelli: sono stati prelevati oltre 4 miliardi di euro in cinque giorni. Solo nella giornata del 19 giugno, sono stati prelevati 1,2 miliardi. Una situazione che ha spinto la Banca centrale greca a chiedere un ampliamento della liquidità di emergenza per le banche elleniche (Ela) per 3 miliardi. Il direttivo della Banca centrale europea riunito il 19 in teleconferenza ha concesso 1,8 miliardi. In serata il presidente del consiglio Matteo Renzi ha parlato al telefono della crisi del debito greco con la cancelliera tedesca Angela Merkel.

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