×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Alexis Tsipras si dimetterà se dovesse vincere il sì al referendum

Il parlamento greco ha convocato un referendum sul piano di salvataggio proposto dai creditori internazionali per domenica 5 luglio. Entro la mezzanotte del 30 giugno Atene avrebbe dovuto ripagare il prestito da 1,6 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale

Altri 33 aggiornamenti

Il prossimo fine settimana sarà decisivo per la Grecia

La Grecia e i suoi creditori sono ancora distanti da un accordo, quando mancano solo cinque giorni alla scadenza del programma di salvataggio. Ecco gli ultimi sviluppi delle trattative e le scadenze che aspettano Atene nei prossimi giorni:

  • Il vertice di ieri tra il premier greco Alexis Tsipras, Christine Lagarde (Fondo monetario internazionale), Mario Draghi (Banca centrale europea) e Jean-Claude Juncker (Commissione europea) non ha portato a passi avanti significativi, in grado di sbloccare l’ultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro.
  • I creditori hanno lanciato un ultimatum ad Alexis Tsipras e hanno elaborato una nuova proposta da presentare all’eurogruppo, che include alcune concessioni sulle pensioni e l’iva. La controproposta non soddisfa Atene, che a sua volta ne ha presentata un’altra.
  • Lo stallo sulle trattative tra Atene e i creditori ha, di fatto, provocato il fallimento dell’eurogruppo, che è stato “sospeso a tempo indeterminato” fino a quando il governo greco non presenterà nuove proposte ritenute accettabili dai creditori internazionali.
  • Domani, sabato 27, alle 17 si terrà un nuovo eurogruppo, dal quale dovrà uscire un piano di riforme concordate che dovrà essere votato dal parlamento di Atene. Lunedì dovrà votarlo il parlamento tedesco.
  • La scadenza finale per la Grecia è martedì 30 giugno: Atene dovrà pagare entro quella data quasi 1,6 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale e senza il prestito di Bruxelles non può farcela.
pubblicità