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Il sospetto jihadista dell’attentato di Lione confessa l’omicidio

L’uomo sospettato di terrorismo per l’attacco del 26 giugno all’industria chimica a sud di Lione, in Francia, ha ammesso di avere ucciso il proprio datore di lavoro dentro la sua macchina, prima di arrivare allo stabilimento di Saint Quentin-Fallavier, dove ha tentato di provocare un’esplosione.

Altri 12 aggiornamenti

Il comunicato della Air products sull’attentato vicino a Lione

La Air products, l’azienda che possiede la fabbrica di agenti chimici e di gas, attaccata a venti chilometri da Lione, ha pubblicato un comunicato in cui conferma l’attacco e sembra smentire che tra le vittime ci siano i suoi dipendenti.

Confermiamo che nel nostro stabilimento di L’Isle-d’Abeau è avvenuto un incidente stamattina, la nostra priorità è di garantire la sicurezza dei nostri dipendenti. Lo stabilimento è stato evacuato e tutti i dipendenti stanno bene. I servizi di emergenza sono sul posto per contenere la situazione, il sito è sicuro. Le nostre unità di crisi sono state attivate e stanno collaborando con le autorità competenti.

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