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Merkel contestata al suo arrivo nel centro per migranti di Heidenau

Le proteste contro la visita della cancelliera tedesca Angela Merkel in un centro per richiedenti asilo ad Heidenau in Sassonia, nell’est della Germania, il 26 agosto 2015. (Axel Schmidt, Reuters/Contrasto)

La cancelliera tedesca Angela Merkel è stata contestata da un gruppo di manifestanti al suo arrivo ad Heidenau, la città vicino a Dresda dove l’apertura di un centro per richiedenti asilo aveva scatenato lo scorso weekend violente proteste degli estremisti di destra. Circa 150 persone hanno inveito e fischiato contro Merkel, gridando slogan come “traditrice, traditrice” e “noi siamo i teppisti”, in riferimento a uno dei termini usati in questi giorni da esponenti del governo tedesco per descrivere le manifestazioni di estrema destra che si erano tenute nella cittadina della Sassonia nel fine settimana.

“Bisogna dirlo con chiarezza: non ci sarà alcuna tolleranza per chi mette in dubbio la dignità altrui, nessuna tolleranza per chi non è disposto ad aiutare il prossimo” ha commentato la cancelliera.

Cori e fischi contro la cancelliera tedesca Angela Merkel ad Heidenau, in Sassonia.


Nella giornata della visita annunciata della cancelliera al nuovo centro di accoglienza, sono proseguiti in Germania gli episodi di violenza e le proteste contro i migranti e altri due centri di accoglienza per profughi sono stati presi d’assalto. Nel primo caso, un uomo è stato visto lanciare una bomba Molotov a Lipsia, nell’est del paese, contro un edificio che ospiterà da oggi 56 richiedenti asilo. Invece nella città di Parchim, sempre nell’est, la polizia ha arrestato due uomini armati di coltello che avevano fatto irruzione in un centro profughi urlando cori contro i migranti.

Secondo gli ultimi dati ufficiali del ministero dell’interno tedesco, la Germania si aspetta 800mila richieste di asilo solo per il 2015 e il governo ha confermato ieri che intende sospendere il regolamento di Dublino con la decisione di esaminare le domande di asilo di tutti i migranti siriani, indipendentemente dal paese europeo di primo ingresso.

La questione migratoria ha scatenato proteste violente e tensioni, compreso un falso allarme bomba alla sede centrale del partito (Spd) a Berlino in risposta alla visita di lunedì del vicecancelliere socialdemocratico Sigmar Gabriel al centro per richiedenti asilo di Heidenau. A margine di un vertice straordinario con il presidente francese François Hollande, sempre lunedì, Merkel ha definito “ributtante il tentativo dei neonazisti di diffondere l’odio” e “vergognoso” il sostegno di alcuni cittadini alle proteste contro i migranti. Se il 60 per cento dei tedeschi (stando a un sondaggio dell’emittente Zdf datato 21 agosto) giudica che il paese ha i mezzi per accogliere tutti i richiedenti asilo, l’ultima ondata di proteste ha sconvolto l’opinione pubblica.

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