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L’oggetto dell’amore

Mercoledì scorso da queste parti è spuntata una band norvegese degli anni duemila. Oggi ce n’è una svedese, Peter Bjorn and John. Pitchfork ha ripubblicato da poco la recensione del loro album del 2006 Writer’s block, che allora mi stupì per la varietà di stili. Il singolo Young folks andò bene (finì secondo nel sondaggio tra i lettori del NME per il pezzo dell’anno). Però a me piaceva soprattutto Objects of my affection, #canzonedelgiorno che, come scriveva Marc Hogan su Pitchfork, “unisce lo stile drammatico di un Morrissey atipicamente ottimista con canto nasale e squillanti chitarre acustiche che sarebbero andate bene per Like a rolling stone se fosse uscita dopo Loveless”.


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