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Le libere donne della resistenza

Libere
Di Rossella Schillaci. Italia, 2017, 76’

Libere è un documentario che racconta il ruolo delle donne nella resistenza, ma tocca anche molti altri aspetti della guerra partigiana e dell’immediato dopoguerra. La tesi di fondo è che attraverso l’impegno nella resistenza, c’è un protofemminismo, un’emancipazione delle donne nelle formazioni partigiane. Ma poi, con la “normalizzazione” del dopoguerra, finiscono per prevalere valori cattolici e fascisti (i secondi con altri nomi e altre forme). Sfumano le speranze rivoluzionarie, politiche e sociali della componente partigiana comunista, e le donne sono riportate ai loro tradizionali ruoli subalterni, anche all’interno dello stesso Partito comunista italiano.

Attraverso le testimonianze registrate di alcune ex partigiane, Libere mette molta carne al fuoco. Il documentario fornisce interessanti spunti di riflessione ma non approfondisce come potrebbe le molte questioni che solleva. A volte non si capisce bene il nesso tra i tanti filmati d’archivio e i commenti delle partigiane fuori campo. Commenti che, peraltro, risultano fastidiosamente anonimi fino alla fine del film, quando ogni commentatrice è “presentata” con una fotografia e con una didascalia. Forse sarebbe stato meglio presentarle tutte all’inizio e dare un’identità da subito alle donne che parlano.

Questa rubrica è stata pubblicata il 21 aprile 2017 a pagina 88 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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