Il 25 aprile si festeggia la fine dell’occupazione tedesca in Italia, del regime fascista e della seconda guerra mondiale e la vittoria delle forze che hanno partecipato alla resistenza.
Migliaia di persone hanno partecipato al corteo promosso dai centri sociali e dai gruppi antifascisti a Bologna per ricordare la liberazione dal nazifascismo. Dopo giorni... Leggi
◆ C’era, sei mesi fa, chi si diceva sicuro che la prassi di governo avrebbe addomesticato Giorgia Meloni e camerati. Non pare che le cose stiano andando così. Anche se... Leggi
Per lungo tempo c’è stato una specie di silenzio sulla partecipazione delle donne alla guerra di liberazione dal nazifascismo. Leggi
Con il progetto Grüne Linie il fotografo Giancarlo Barzagli è andato alla ricerca dei segni della Resistenza in una piccola valle dell’Appennino toscoromagnolo. Leggi
Ogni anno l’Italia celebra la liberazione dal nazifascismo. Ma la memoria storica non è condivisa e il vero spirito della resistenza è svanito da tempo. Un articolo di David Broder, dall’archivio di Internazionale. Leggi
Secondo un luogo comune, tra le ragazze e i ragazzi prevale il disimpegno. Invece, da Milano a Palermo, tanti si richiamano all’antifascismo, declinandolo in lotte nuove. Leggi
Il ruolo delle donne nella resistenza tocca molti altri aspetti della guerra partigiana e segna l’inizio dell’emancipazione femminile. Leggi
“Guardate, guardate e datevi il tempo che serve per poter entrare dentro una storia”. I ritratti dei Partigiani di un’altra Europa di Danilo De Marco. Leggi
Se qualcuno confonde la ricorrenza della liberazione, il 25 aprile, con la festa della donna, del papà o altre amenità, è molto semplice: vuol dire che nessuno gliel’ha raccontata. E ne abbiamo avuto testimonianza dalle interviste ascoltate in tv. Leggi
Piemonte occidentale, 1943-1945. Dopo l’8 settembre, attorno al palas dei conti Malingri si affollano le prime formazioni partigiane: il laboratorio della resistenza, qui come altrove, si mette in moto e trova in quel castello un luogo di supporto e insieme uno spazio di dialogo su quanto sta accadendo. Leggi
La prima cosa che andrebbe festeggiata settant’anni dopo è la capacità che individui spesso isolati hanno avuto di liberare anzitutto se stessi, di sottrarsi all’inquinamento delle menti e dei valori, di negare finalmente la rete di menzogne e seduzioni che sorregge ogni regime. Di ribellarsi, diremmo noi oggi, al Pensiero Unico. Qualche tempo fa ho sentito ricordare da un operaio protagonista degli scioperi che anticiparono la caduta del fascismo una verità semplice e fondamentale: “Mica eravamo stati a scuola di antifascismo, noi”. Leggi
A Roma la resistenza comincia l’8 settembre 1943 e finisce il 4 giugno 1944. Dal centro alla periferia, da via Rasella al Quadraro, sono tante le storie e i luoghi delle lotte dei partigiani. Leggi
Conoscevo due partigiani. Si chiamavano Luciano e Renato e parlavano raramente della loro esperienza. Quando lo facevano, raccontavano i fatti. Leggi
Sul giorno della liberazione si possono suggerire sguardi diversi. Una visione che sottragga la celebrazione alla melassa dei buoni sentimenti. Leggi
Nell’articolo a pagina 34 dello scorso numero si racconta che il presidente del consiglio Enrico Letta il 25 aprile ha accompagnato i figli a scuola. Ma il 25 aprile è festa nazionale. Leggi
Tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 a Marzabotto, in provincia di Bologna, le truppe naziste guidate dal maggiore Walter Reder uccisero 770 persone, tra cui molti bambini. Negli anni l'eccidio è diventato famoso come la strage di Marzabotto, ma in realtà si svolse anche nei comuni di Grizzana Morandi e Monzuno. Leggi
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