23 ottobre 2015 17:29

Danilo De Marco ha cominciato a collezionare volti della resistenza nel 2004. L’anno dopo cadeva il 60° anniversario della liberazione dal fascismo e i suoi ritratti, esposti a Villa Manin a Udine, erano soprattutto di partigiani del Friuli Venezia Giulia.

Il 25 ottobre 2015, dieci anni dopo, in occasione del 70° anniversario, De Marco presenta a Trieste 55 ritratti, scelti tra più di mille che ha scattato, nella mostra Partigiani di un’altra Europa, per la prima volta stampati su carta fotografica. Una memoria collettiva della resistenza: dalla Polonia alla Francia, dalla Grecia alla Germania.

Sono volti raccolti in maniera seriale, in primo piano, con la messa a fuoco sugli occhi che catturano lo sguardo dello spettatore. “Uomini e donne con un nome di battaglia che non era un esigenza dettata solo dalle convenienze della clandestinità ma era come passare una frontiera: la capacità di vivere identità diverse restando se stessi”, spiegava Gian Paolo Gri in occasione della mostra a Faedis, in provincia di Udine, del 2012. E questi ritratti, che il fotografo preferisce chiamare figure, sono la testimonianza di un incontro e di un profondo coinvolgimento che De Marco ha instaurato con i suoi soggetti, aggiunge Gian Paolo Gri.

“Guardate quei neri dai toni scalati, quei chiari che corrodono gli scuri, la densità di ogni dettaglio, guardate, guardate e datevi il tempo che serve per poter entrare dentro una storia”, consiglia Carlo Arturo Quintavalle, uno degli scrittori che ha contribuito al libro Partigiani di un’altra Europa che accompagna le immagini di De Marco.

L’esposizione a palazzo Gopcevich di Trieste inaugura il 25 ottobre e durerà fino all’8 dicembre 2015.

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