È un giornalista italiano. Cofondatore e direttore di Slow News, cura la newsletter Artificiale su Internazionale.
La domanda cruciale è: le aziende come la OpenAi, la Alphabet, la Meta, potevano utilizzare tutto quel che riuscivano a reperire online per addestrare una macchina? Leggi
Le intelligenze artificiali non sono armi e non hanno una voglia matta di distruggerci: sono gli esseri umani a usarle per fare la guerra o per fare più profitto. Leggi
È un settore parecchio traballante, in cui tante aziende vogliono sviluppare soluzioni chiuse. Leggi
L’immagine non è stata ritenuta falsa ma manipolata digitalmente. Perché ci interessa questa storia? Perché può aiutare anche a conoscere strumenti d’analisi di contenuti digitali nell’era delle intelligenze artificiali. Leggi
Il multimiliardario che approfitta di tutto per arricchirsi sempre di più, chiede che un’azienda come la OpenAi condivida pubblicamente tutte le proprie scoperte rinunciando al profitto. Leggi
I “pessimisti critici”, cioè coloro che si preoccupano dell’impatto delle innovazioni tecnologiche sulla società, hanno spostato la loro attenzione dalla televisione a internet, fino alle intelligenze artificiali. Leggi
Sam Altman, amministratore delegato della OpenAi, vuole raccogliere questa cifra per aumentare la produzione di chip indispensabili per le intelligenze artificiali. Viene da chiedersi se sia proprio ciò di cui l’umanità ha bisogno. Leggi
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