È un giornalista italiano. Cofondatore e direttore di Slow News, cura la newsletter Artificiale su Internazionale.
Una delle visioni comuni su di loro è che comportino enormi rischi per le nostre società. Senza minimizzarli, bisogna riconoscere anche le grandi opportunità che offrono. Leggi
Il disegno legge voluto dal governo Meloni che riguarda anche le intelligenze artificiali sta generando fraintendimenti. Specchio di equivoci e falsi problemi è la parte dedicata alle professioni intellettuali. Leggi
Sono cominciate anche in Italia le spedizioni di uno dei primi assistenti di ia incorporato in un oggetto diverso dai computer o gli smartphone. Rabbit R1 non è particolarmente intuitivo e potrebbe essere un clamoroso fallimento. Leggi
La Apple ha annunciato che entro la fine del 2024 i suoi prodotti avranno un sistema di intelligenze artificiali al loro interno. L’operazione ha suscitato interesse in tutto il mondo, soprattutto per le questioni legate alla privacy. Leggi
Qualche hacker ha superato i limiti di programmazione imposti a ChatGpt e ne ha generato una versione in “modalità dio”. Le paure su come l’ia cattiva possa distruggerci sono aumentate. Ma la preoccupazione è mal posta. Leggi
Da Instagram a TikTok, le principali piattaforme hanno introdotto delle etichette per indicare immagini e video creati con l’intelligenza artificiale. Ma è difficile che possano evitare contenuti falsi e manipolazioni. Leggi
Creare un alter ego digitale è abbastanza semplice. Le applicazioni usate, i costi, i dubbi. Leggi
Quando colossi come Google o aziende come la OpenAi, creatrice di ChatGpt, lanciano i loro nuovi prodotti le notizie si amplificano a dismisura. Ecco qualche accorgimento da tenere presente in questi casi. Leggi
I costi, i soldi investiti, il dominio statunitense: nove punti per conoscere lo stato dell’arte delle intelligenze artificiali e sapere cosa possiamo aspettarci per il futuro. Leggi
Un autore anonimo ha pubblicato online una canzone che sta totalizzando milioni di visualizzazioni. Il brano è cantato da Drake e The Weeknd, ma le loro voci sono simulate da un’ia. E dopo che è stato cancellato è nato un caso. Leggi
Il governo Meloni vuole la possibilità di legiferare su tutto ciò che riguarda la formazione e le intelligenze artificiali. Una mossa che sembra parte del progetto di occupazione culturale della destra italiana. Leggi
La domanda cruciale è: le aziende come la OpenAi, la Alphabet, la Meta, potevano utilizzare tutto quel che riuscivano a reperire online per addestrare una macchina? Leggi
Le intelligenze artificiali non sono armi e non hanno una voglia matta di distruggerci: sono gli esseri umani a usarle per fare la guerra o per fare più profitto. Leggi
È un settore parecchio traballante, in cui tante aziende vogliono sviluppare soluzioni chiuse. Leggi
L’immagine non è stata ritenuta falsa ma manipolata digitalmente. Perché ci interessa questa storia? Perché può aiutare anche a conoscere strumenti d’analisi di contenuti digitali nell’era delle intelligenze artificiali. Leggi
Il multimiliardario che approfitta di tutto per arricchirsi sempre di più, chiede che un’azienda come la OpenAi condivida pubblicamente tutte le proprie scoperte rinunciando al profitto. Leggi
I “pessimisti critici”, cioè coloro che si preoccupano dell’impatto delle innovazioni tecnologiche sulla società, hanno spostato la loro attenzione dalla televisione a internet, fino alle intelligenze artificiali. Leggi
Sam Altman, amministratore delegato della OpenAi, vuole raccogliere questa cifra per aumentare la produzione di chip indispensabili per le intelligenze artificiali. Viene da chiedersi se sia proprio ciò di cui l’umanità ha bisogno. Leggi
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