×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Una vita, sottrazione artistica

Un’altra occasione da non perdere: Una vita di Stéphane Brizé. Il film, presentato in concorso a Venezia nel 2016, è un adattamento del primo romanzo di Guy de Maupassant. Nella seconda metà dell’ottocento, dopo un breve fidanzamento, la giovane aristocratica Jeanne va in sposa a Julien, che sembrerebbe una scelta perfetta. Ma rapidamente Julien si dimostra qualcosa di peggio di un pessimo marito: odioso, prepotente, infedele, cattivo. Jeanne non è destinata ad avere vita facile neanche con il suo unico figlio, Paul.

Le deprimenti disavventure di Jeanne, raccontate per filo e per segno nel romanzo di Maupassant, sono distillate da Stéphane Brizé in un film per niente banale, senza seguire il filo cronologico del romanzo e senza cedere alle scorciatoie dell’iconografia e delle rappresentazioni classiche del mondo ottocentesco. Questa operazione di sottrazione ci lascia da soli con Jeanne, con cui condivideremo desideri, delusioni, dolori e speranze. Abbiamo già parlato del film quando uscì in sala. E ne ha parlato lo stesso Brizé in Anatomia di una scena. Vale la pena di tornarci perché, ancora per qualche ora, il film è disponibile gratuitamente sul sito di RaiPlay. Quindi approfittatene.


pubblicità