Garry Winogrand e le altre mostre del weekend
Cortona on the move
Cortona
Fino al 2 ottobre 2016
Il festival, arrivato alla sua sesta edizione, è dedicato alla fotografia in viaggio. In programma, una retrospettiva europea sul fotografo dell’agenzia Magnum Larry Towel; la mostra It’s what I do di Linsey Addario con le sue immagini scattate tra le le guerre e le crisi umanitarie degli ultimi vent’anni. E poi Darcy Padilla con Family love, il progetto sull’aids che ha ricevuto riconoscimenti come il World press photo e il W. Eugene Smith grant; e il viaggio nei paradisi fiscali di Paolo Woods e Gabriele Galimberti. E ancora Daesung Lee, Mattia Zoppellaro e Klaus Pichler, che ha vinto il il concorso Happiness on the move.
Garry Winogrand
Museo della provincia di Nuoro
Fino al 9 ottobre 2016
“Quando fotografo, vedo la vita”, diceva Garry Winogrand. La vita per lui era l’energia delle strade nei suoi attimi improvvisi, che non seguono nessuna regola. Tra gli anni sessanta e settanta Winogrand ha definito la street photography non solo come stile, ma come attitudine. Una devozione ossessiva allo scatto, nei giorni, nelle strade. Dopo la sua morte, nel 1984, sono stati trovati più di seimila rullini non sviluppati. Women are beautiful, in mostra a Nuoro, è uno dei suoi lavori più conosciuti. Le 85 immagini che lo compongono sono un testamento sul suo lavoro.
Imago Orbetello
Orbetello
Fino al 10 settembre 2016
Il calendario del festival prevede mostre, incontri e proiezioni. Dai nuovi imprenditori cinesi, brillanti e amanti del lusso, ritratti da Alessandro Gandolfi nel suo lavoro Rolls Royce generation, a quello di Daria Addabbo che ha seguito la route 66 dall’Oklahoma attraverso il Texas, il New Mexico, l’Arizona fino alla California, ripercorrendo l’itinerario della famiglia Joad, protagonista del romanzo Furore di John Steinbeck. E poi la mostra a cura del collettivo One shot image che racconta un’Italia alla ricerca di consenso politico e mediatico.
Toni Nicolini
Palazzo Tadea, Spilimbergo
Fino all’11 settembre 2016
“Da Doisneau ha mutuato l’allegria delle sorprese quotidiane e la capacità di sorridere, da Cartier-Bresson le inquadrature impeccabili, da Robert Frank l’attenzione a cose e persone che l’attenzione non richiamano, da Dorothea Lange l’empatia rigorosa nel ritrarre le persone. Quella di Toni Nicolini è una fotografia silenziosa, che invita all’osservazione, che non giudica e non critica”. Le parole sono di Giovanna Calvenzi, che insieme a Walter Liva ha curato la mostra a Spilinbergo.
David Bowie
Mambo, museo d’arte moderna di Bologna
Fino al 13 novembre 2016
I vestiti indossati da Ziggy Stardust, le scenografie del tour di Diamond dogs, le fotografie di Brian Duffy, le copertine degli album e i testi delle canzoni scritti a mano. Sono alcuni dei trecento oggetti selezionati per l’esposizione, che ripercorre la carriera di David Bowie.
Per segnalare una mostra di fotografia scrivere a: mostre@internazionale.it