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Imparare per temi

Come la Francia anche la Finlandia dice addio alle “materie”. Nelle più recenti indagini comparative internazionali sul profitto degli allievi c’è stato qualche scricchiolio del tradizionale primato mondiale di studenti e scuole finlandesi. Ora si sono aggiunte le rilevazioni sugli esami di accesso alle facoltà scientifiche: su una scala di 60 punti gli studenti ne hanno persi sei rispetto al 1999. Tra gli addetti s’è diffuso l’allarme e si cercano rimedi. Nel distretto di Helsinki, di gran lunga il maggiore del paese, i responsabili cittadini dell’istruzione puntano su un ribaltamento dei modi di insegnamento e studio nelle scuole secondarie superiori generaliste e professionali.

Ne hanno dato notizia comunicati ufficiali e, nella stampa internazionale, l’Independent e blog e siti specializzati. Non più materie separate, geografia e storia, scienze ed economia o matematica, ma topics, temi: “l’Unione europea”, per esempio, e quindi ciò che storia, geografia, lingue, scienze insegnano in proposito; oppure nelle scuole professionali “bar e caffè” (economia, materie prime, macchine, lingue che servono per gestirle). Gli insegnanti delle diverse discipline dovranno praticare il co-teaching. E gli studenti non ascolteranno più lezioni frontali di diverse materie in ore diverse, ma lavoreranno in piccoli gruppi al topic, presentando infine all’intera classe i risultati. Si parte da Helsinki, con gli insegnanti disponibili, per arrivare a tutto il paese nel 2020.

Questo articolo è stato pubblicato il 3 aprile 2015 a pagina 97 di Internazionale, con il titolo “Imparare per temi”. Compra questo numero | Abbonati

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