Tullio De Mauro

È stato un linguista e docente universitario. Tra le sue opere principali il Grande dizionario italiano dell’uso e la Storia linguistica dell’Italia unita.

Tullio De Mauro
L’importanza delle parole e dell’istruzione

Un’intervista a Tullio De Mauro, girata nei giorni del festival di Internazionale a Ferrara del 2014. Leggi

Occhio alla media superiore

Il 29 novembre sono stati presentati i risultati della quarta indagine internazionale sulla capacità in matematica e scienze di alunni del quarto e dell’ottavo anno della scuola di base. Leggi

Il Nuovo vocabolario di base della lingua italiana

Pubblichiamo online l’elenco alfabetico dei circa settemila vocaboli del Nuovo vocabolario di base della lingua italiana (in sigla NVdB). La prima versione del vocabolario di base fu pubblicata come appendice in un libro che ha avuto una certa fortuna editoriale. Leggi

Il professore pericoloso

Tpusa: bisognerà abituarsi a questa sigla? È un acronimo per Turning point for Usa. L’organizzazione, fondata nel 2012 da Charlie Kirk, un giovane leader poco più che ventenne, si definisce non profit, ma accetta donazioni, spesso cospicue. La svolta invocata dal nome è far emergere i giovani studenti conservatori, collegarli, educarli, sensibilizzarli ai valori del conservatorismo, organizzarli per promuovere questi valori nei campus Leggi

La storia si complica

Nelle elezioni primarie della destra francese la scuola è stata in primo piano. E ciò è di per sé interessante. Leggi

Valutare il prima dal dopo

Dal libro Scuola di classe di Roberto Contessi emerge un criterio per valutare le istituzioni formative: studiare attraverso gli anni le sorti lavorative e sociali di chi vi si è formato. Leggi

Lexi torna al corsivo

Imparare a scrivere manualmente in corsivo ha effetti benefici sullo sviluppo linguistico e cognitivo. Perciò a maggio lo stato dell’Alabama ha approvato la Lexi’s law per conservare uso e apprendimento del corsivo manuale nelle scuole. Leggi

I nemici dell’istruzione

La terza impietosa indagine internazionale sui livelli di alfabetizzazione linguistica e matematico-scientifica delle popolazioni di una trentina di paesi ricchi (cosiddetti “sviluppati”) ha confermato, come altre volte qui si è detto, le due precedenti. Le indagini classificano cinque livelli crescenti di alfabetizzazione. Leggi

Ben venga lo straniero

Cresce ancora il flusso internazionale di studenti che si spostano dal paese nativo per frequentare l’università in un paese straniero. Ormai se ne occupano non solo i centri specializzati, come Campus in Francia, ma istituti statistici, come l’Istat, oltre all’Unesco. Le iscrizioni di non nativi hanno superato largamente i due milioni. Leggi

La filastrocca delle disuguaglianze

Il Cnesco è il Conseil national d’évaluation du système scolaire, un po’ come il nostro Invalsi, ma indipendente dal ministero dell’istruzione. Saggiamente non lavora con la pretesa di fare censimenti totali, ma sta facendo inchieste mirate. E ora ha diffuso un nuovo rapporto. Leggi

Classi fuori di classe

Sorpresa per molti. Theresa May, dal 13 luglio capo del governo del Regno Unito, ha dedicato il primo intervento pubblico non alle più note questioni politiche, immigrazione, brexit, terrorismo. Invece ha parlato di scuola. Leggi

Noi, la storia e la geografia

Di analfabetismo geostorico o, detto più alla buona, di quanto conosciamo e capiamo di com’è fatto il nostro mondo, si è parlato al festival di Ferrara. Dal palco sono state dette forse cose interessanti. Ma la cosa più interessante è stata l’attenzione di tantissime persone, ragazze e ragazzi in gran parte. Leggi

Come si deve valutare un’università

Nell’estate si succedono le diverse classifiche delle università. L’attenzione alle graduatorie distrae dal valutare i criteri delle varie graduatorie. Li critica tutti, dal punto di vista della solidità statistica e della bontà dei dati cui si applicano, Stéphane Gregoir, matematico e statistico di Tolosa, nel suo sito The Conversation. Leggi

Un premio alla capacità di adattamento

Va bene valutare le scuole per quanto sanno sviluppare l’iq, il quoziente d’intelligenza di chi apprende, va bene tener conto dell’eq, il quoziente emozionale. Ma bisogna badare anche all’xq, dove x designa la capacità di adattarsi con successo a mutamenti imprevedibili Leggi

Le parole per ferire

Questa nota è un primo tentativo di censire le parole dell’odio circolanti in Italia e cercare di classificarle. È un contributo strettamente linguistico all’impegnativo e ben più vasto lavoro della commissione Jo Cox voluta dalla presidente della camera Laura Boldrini, sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio che trovano risonanza in rete. Leggi

Storia tra emozioni e nozioni

La Zeit sta ospitando discussioni assai accese sull’insegnamento della storia nelle scuole. Mai è stato tanto controverso stabilire cosa devono studiare gli studenti nelle ore di storia. Leggi

Storia di Francia à la Fillon

François Fillon, primo ministro dal 2007 al 2012, 62 anni, ora è candidato alle primarie della destra per le prossime elezioni presidenziali. Tra le sue prime dichiarazioni c’è l’annuncio che riscriverà i programmi di storia. Leggi

Al centro chi apprende

Cosa fa della scuola una learning organisation? Cosa fare per renderla un luogo al cui centro stanno i processi di apprendimento di chi studia e solo in funzione di ciò vi si insegna? Leggi

Le vacanze del nuovo studente

L’inizio dell’anno accademico si avvicina, le vacanze si avviano a finire e nelle università degli Stati Uniti gli studenti e le studentesse, anche se non sono più al primo anno ma entrano in quell’università per la prima volta, sono già al lavoro. Leggi

Dalla Russia con poco amore

Dal passato regime sovietico la Russia, come del resto altri paesi ex comunisti, ha ereditato un sistema scolastico efficiente. Leggi

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