A Farindola, in provincia di Pescara, un albergo è stato travolto da una valanga causata dal sisma del 18 gennaio: i soccorritori hanno dichiarato che ci sono “tanti morti” e hanno estratto tre vittime. L’emergenza in tutta la zona appenninica è determinata dalle forti nevicate che rendono difficili i soccorsi dopo il terremoto. Alto il rischio di valanghe.
Continuano le ricerche dei sopravvissuti nell’hotel Rigopiano di Farindola travolto da una valanga di neve il 18 gennaio, in seguito alle quattro scosse di terremoto di magnitudo superiore a 5.
I paesi dell’Abruzzo interno sono isolati
Dal 17 gennaio i comuni di Santo Stefano di Sessanio, Calascio e Castel del Monte sono isolati e irraggiungibili a causa delle abbondanti nevicate che hanno colpito il versante orientale del Gran Sasso. Lo denuncia il vicesindaco di Castel del Monte Ivan Di Pompeo.
“Al momento circa 350 persone si trovano a Castel del Monte, il paese è completamente isolato ed è senza elettricità da due giorni. Le strade sono bloccate, sia quelle che salgono dall’Aquila, sia quelle che salgono da Pescara”, spiega Ivan Di Pompeo. Castel del Monte è senza elettricità da due giorni, quando c’è stato un guasto nella cabina dell’Enel che si trova sulla strada tra Calascio e Castel del Monte, completamente irraggiungibile per via della neve.
“In alcuni tratti della strada ci sono anche quattro metri di neve. Ora sta arrivando una turbina provinciale da Calascio, ma non arriverà sul posto prima di stasera”, continua Ivan Di Pompeo. “C’è una persona in dialisi che deve poter uscire dal paese entro domani”, afferma Di Pompeo. “Ha ricominciato a nevicare”, dice Di Pompeo, “ma speriamo che nelle prossime ore la situazione migliori”.
Le foto dei soccorsi dopo il terremoto nell’Italia centrale, scattate tra il 18 e il 19 gennaio. Guarda la gallery.
Tre vittime estratte dall’hotel Rigopiano
Da stamattina sono stati estratti tre corpi dalle macerie. Secondo fonti dei Carabinieri un’altra persona sarebbe stata individuata ma non ancora recuperata. Lo scrive l’Ansa.
La situazione a Capitignano
A Capitignano, epicentro di una delle scosse del terremoto del 18 gennaio, c’è un metro di neve. Fino alle 14 del 19 gennaio era presente solo la Protezione civile locale, composta da quattro persone. Ci sono zone del paese ancora sotto la neve. Il primo spazzaneve per pulire la strada è arrivato nella prima mattina del 19 gennaio, alle 3. Ci sono anziani isolati in casa, sia Capitignano sia nelle frazioni, anche se sono in contatto con le autorità. Il sindaco di Capitignano Maurizio Pelosi ha aperto una struttura polivalente per accogliere gli sfollati: 109 persone la notte scorsa hanno dormito nella struttura. Il 65 per cento di loro sono anziani. Tre di loro sono stati trasferiti in una struttura sanitaria. La situazione è relativamente tranquilla anche se c’è molta neve. La paura delle scosse e di nuovi terremoti è molto alta tra la popolazione locale.
La procura di Pescara ha aperto un’inchiesta per chiarire le responsabilità della mancata evacuazione dell’hotel Rigopiano di Farindola. Il reato ipotizzato è omicidio colposo.
Hotel %3Ca href=%22https://twitter.com/hashtag/rigopiano?src=hash%22%3E#rigopiano%3C/a%3E. La Procura di Pescara apre un'indagine. L'ipotesi %C3%A8 omicidio colposo. %3Ca href=%22https://twitter.com/TgrAbruzzo%22%3E@TgrAbruzzo%3C/a%3E %3Ca href=%22https://twitter.com/TgrRai%22%3E@TgrRai%3C/a%3E
— Tgr Rai Abruzzo (@TgrAbruzzo) January 19, 2017
Il quadro emerso dalla riunione del Comitato operativo regionale, provincia per provincia.
L’Aquila. Il terremoto ha complicato le già difficili condizioni del territorio provinciale. C’è richiesta di brande e tende per ospitare la popolazione. Problemi di viabilità soprattutto nella zona di Campotosto, Montereale, Capitignano. Il prefetto ha ordinato la chiusura degli uffici fino al 20 gennaio e ha vietato la circolazione ai mezzi pesanti su tutto il territorio provinciale. È stato aperto il centro per i soccorsi. Si è in attesa di sei turbine.
Chieti. Il patrimonio stradale è danneggiato e si potrebbe, nelle prossime ore, prevedere la chiusura di alcune strade. Nevicate nelle zone più alte. Settantacinque ditte lavorano sul territorio. A Lanciano 25mila persone sono senza elettricità. Sono in arrivo gruppi elettrogeni.
Pescara. Le situazioni più gravi sono segnalate a Sant’Eufemia, Roccamorice, zona Vestina, Carpineto della Nora, Corvara, Brittoli, Farindola, Montebello di Bertona. Si registrano smottamenti mentre a Spoltore si decide per l’evacuazione di 300 cittadini per effetto delle esondazioni del fiume. Per quanto riguarda il fiume Pescara la situazione è monitorata anche grazie all’uso di centraline di controllo che inibiscono il traffico veicolare nelle adiacenze del fiume, in caso di allerta. Il sindaco firmerà una ordinanze di chiusura delle scuole fino al 20 gennaio.
Teramo. La situazione dell’emergenza neve si aggrava con il terremoto. Cinquanta mezzi sono all’opera e il sindaco sta predisponendo due campi di accoglienza. Diverse frazioni isolate. L’esercito è attivo a Castelli, Montorio verso Crognaleto. Interventi sono stati effettuati ad Arsita e Castiglion Messer Raimondo. Risolta la situazione all’Ospedale di Atri. Alle 15 43mila utenze risultavano ancora disattivate.
Le abbondanti nevicate degli ultimi due giorni, associate al vento forte, insieme a quelle previste nelle prossime 24 ore, stanno determinando in tutte le aree montane dell’Appennino centrale (Marche, Abruzzo, Lazio e Molise), un aumento sempre più significativo del pericolo valanghe attualmente sul grado “forte” (il massimo è “molto forte”). Le scosse di terremoto in corso nelle aree determinano un’ulteriore probabilità di provocare il distacco di valanghe. Lo afferma il Comando unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri.
Da ore si cercano le persone che sono rimaste intrappolate sotto una valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano, in una frazione di Farindola, in provincia di Pescara. I soccorsi sono stati chiamati da due persone che erano in macchina nel parcheggio dell’hotel, quando è scesa la slavina. Ecco quello che sappiamo finora.
Prosegue la sequenza sismica secondo l’Ingv
Nell’Italia centrale prosegue la sequenza sismica: dallo scorso 24 agosto 2016 sono state oltre 47mila le scosse di terremoto secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Alle 11 del 19 gennaio, fa sapere l’Ingv, sono circa 960 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 57 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 9 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5, localizzati dalla Rete sismica nazionale dell’istituto.
Dal 18 gennaio la sequenza è molto attiva tra le province dell’Aquila (Montereale, Pizzoli, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno) e Rieti (Amatrice) e in quella zona l’Ingv ha localizzato complessivamente circa 500 eventi sismici: circa 55 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 7 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 4 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5.
I video dei soccorsi all’hotel Rigopiano
I mezzi di soccorso diretti a Rigopiano sono bloccati dalla neve alta almeno due metri. Le immagini aeree dei vigili del fuoco mostrano la colonna di mezzi di soccorso diretti all’hotel, dove risultano disperse circa trenta persone. I primi soccorsi formati dalle forze speciali della guardia di finanza sono arrivati all’albergo alle 4 di mattina dove hanno estratto un morto.
Rischio frana a Ortolano
C’è un rischio frana a Ortolano, un paese completamente isolato dove vivono nove persone, nel versante del Gran Sasso tra Campotosto e Macioni. Lo ha detto il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci al giornalista e scrittore Alessandro Chiappanuvoli. “Si sta staccando una frana dal monte Corno, tra Tottea e Ortolano. Non si capisce ancora quali le conseguenze della frana. Il soccorso alpino sta raggiungendo una zona con un elicottero”, afferma Chiappanuvoli.
A Montereale, un paese di circa tremila abitanti vicino all’Aquila, di tre tensostrutture allestite solo una è funzionante. La struttura può ospitare circa duecento persone. “La tecnostruttura di Cesa Proba è crollata sotto il peso della neve, mentre a Marana di Montereale una tensostruttura non è riscaldata e non può essere usata”, afferma Chiappanuvoli.
Il punto della situazione
Tra il 18 e il 19 gennaio l’Italia centrale è stata colpita da un intenso sciame sismico. Le morti accertate finora sono due e le abbondanti nevicate hanno complicato le operazioni di soccorso. Un hotel in località Rigopiano, una frazione di Farindola, in provincia di Pescara, è stato travolto da una valanga che lo ha spostato di dieci metri. I soccorritori sono arrivati alle 4 di mattina, dopo aver percorso 45 chilometri sugli sci. Ecco cosa sappiamo finora.
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