Soccorsi altri 446 migranti a bordo di un peschereccio nel Mediterraneo

Sono almeno tre le navi salvate negli ultimi giorni nel Mediterraneo dalla guardia costiera italiana, in collaborazione con il governo di Malta

Arrestati 24 trafficanti accusati di gestire la tratta di esseri umani nel Mediterraneo

All’alba sono state arrestate 24 persone accusate di far parte di una rete criminale che gestisce la tratta di esseri umani nel Mediterraneo. L’inchiesta è stata coordinata dalla procura di Palermo e ha portato all’arresto di un gruppo di trafficanti che gestiva alcune basi strategiche a Milano, Roma, Bari, Catania e nei centri di accoglienza di Mineo, vicino a Caltagirone, e a Siculiana, vicino ad Agrigento.

Tra gli indagati anche l’etiope Ermias Ghermay e l’eritreo Medhane Yehdego Redae. Secondo la procura, questi due trafficanti erano i principali responsabili della tratta tra la Libia e l’Italia. Ghermay risulta ancora latitante ed è ricercato dal 2014, quando è stato riconosciuto come uno dei responsabili del naufragio in cui sono morte 366 persone, al largo di Lampedusa, a ottobre del 2013.

Secondo la polizia italiana, l’inchiesta ha mostrato la presenza di una rete criminale attiva tra Italia e Africa che aiutava i migranti a raggiungere i paesi del Nordeuropa, in particolare Norvegia, Germania e Svizzera. Per l’inchiesta i trafficanti potevano guadagnare fino a un milione di euro per imbarcazione. È stato accertato, infatti, che ogni migrante può arrivare a pagare fino a 3.600 dollari per attraversare il Mediterraneo.

Altre due imbarcazioni cariche di migranti soccorse nel Mediterraneo

Nuove chiamate di soccorso sono state lanciate da altre imbarcazioni cariche di migranti in difficoltà nel Mediterraneo. Lo hanno confermato il presidente del consiglio italiano Matteo Renzi e il primo ministro maltese Joseph Muscat, in una conferenza stampa a Roma. I leader hanno precisato che Italia e Malta stanno soccorrendo due imbarcazioni. Si tratterebbe di un gommone con a bordo tra le cento e le 150 persone, che si troverebbe a quasi cinquanta chilometri di distanza dalle coste della Libia, e di una nave più grande, con trecento persone a bordo.

Anche l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha annunciato di aver ricevuto una chiamata di aiuto da una persona che si trova su un’imbarcazione che sta naufragando nel Mediterraneo con a bordo circa trecento persone. Venti persone sarebbero già morte. Secondo l’Oim, le imbarcazioni in difficoltà sarebbero in tutto tre, ma l’organizzazione sta ancora verificando i dettagli.

Un altro naufragio nel mar Mediterraneo, 300 persone a bordo

Un’imbarcazione con a bordo più di 300 persone è naufragata nel Mediterraneo, lo ha annunciato l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). L’organizzazione ha ricevuto una richiesta d’aiuto da parte di uno dei passeggeri. “La sede dell’Oim di Roma ha ricevuto una richiesta di aiuto da parte di un’imbarcazione che si trova in acque internazionali con 300 persone a bordo. Il passeggero ha detto che la barca sta colando a picco”, ha dichiarato l’organizzazione. I morti sarebbero almeno venti.

Ci sarebbero altre tre imbarcazioni in stato di emergenza nelle acque internazionali del Mediterraneo, secondo quanto appreso dall’Oim.

Nuovi arrivi di migranti in Sicilia il giorno dopo il naufragio nel Mediterraneo

Circa cento migranti, tra cui molte donne e bambini, sono arrivati nel porto siciliano di Pozzallo alle prime ore del mattino, un giorno dopo il naufragio al largo delle coste della Libia nel quale si teme siano morte fino a 950 persone.

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