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Vincitore della foto dell’anno e del primo premio nella categoria spot news, singole. José Víctor Salazar Balza, 28 anni, durante gli scontri con la polizia antisommossa in una protesta contro il presidente Nicolás Maduro, a Caracas, in Venezuela, 3 marzo 2017. (Ronaldo Schemidt, Afp)
Vincitore del primo premio nella categoria general news, singole. I corpi di un gruppo di profughi rohingya morti durante il naufragio della barca su cui viaggiavano per fuggire dalla Birmania. Foto scattata a Inani beach, vicino a Cox’s Bazar, in Bangladesh, il 28 settembre 2018. (Patrick Brown, Panos Pictures/ Unicef)
Vincitore del primo premio nella categoria general news, storie. Finalista nelle categorie foto dell’anno e general news, storie. Abitanti di Mosul fanno la fila per ricevere cibo mentre sono in corso gli scontri per liberare la città dai miliziani del gruppo Stato islamico, 15 marzo 2017. (Ivor Prickett)
Vincitore del primo premio nella categoria persone, storie. Aisha, 14 anni, a Maiduguri, Nigeria, 21 settembre 2017. Aisha è riuscita a scappare dai miliziani di Boko haram che l’avevano rapita. (Adam Ferguson)
Vincitore del primo premio nella categoria contempory issue, foto singola. Makoko, un antico villaggio di pescatori nella periferia di Lagos, in Nigeria, dove gli abitanti rischiano lo sfratto a causa dei progetti di riqualificazione del governo. (Jesco Denzel)
Vincitore del primo premio nella categoria sport, storie. La corsa tradizionale di cavalli sull’isola Sumbawa, in Indonesia. (Kid Jockeys)
Vincitore del prmio premio nella categoria ambiente, storie. Gli esseri umani stanno producendo più rifiuti che mai. Kadir van Lohuizen ha documentato i sistemi di gestione dei rifiuti a Jakarta, Tokyo, Lagos, New York, São Paulo e Amsterdam. Febbraio 2016- luglio 2017. (Kadir van Lohuizen, Noor)
Vincitore del primo premio nella categoria persone, singola. Djeneta (a destra) è costretta a letto e non risponde da due anni e mezzo, e sua sorella Ibadeta da più di sei mesi, a Horndal, in Svezia. Soffrono della uppgivenhetssyndrom, la cosiddetta “sindrome da rassegnazione”. È una condizione che si crede esista solo tra i rifugiati in Svezia. 2 marzo 2017. (Magnus Wennman, Aftonbladet)
Vincitore del primo premio nella categoria sport, singole. La partita di pallone che si svolge ogni anno ad Ashbourne, nel Regno Unito, 28 febbraio 2017. (Oliver Scarff)
Vincitore del primo premio nella categoria ambiente, singole. Un giovane rinoceronte bianco, sedato e bendato, prima di essere rilasciato nel delta dell’Okavango, in Botswana, 21 settembre 2017. È stato trasferito dal Sudafrica per proteggerlo dai bracconieri. (Neil Aldrige)
Vincitrice del primo premio nella categoria progetti a lungo termine, storie. Le due sorelle Hannah e Alena vivono nel villaggio di Merkenbrechts, una zona rurale tra l’Austria e la Repubblica Ceca. La fotografa Carla Kogelman le ha seguite nelle estati tra il 2012 e il 2017. (Carla Kogelman)
Vincitore del primo premio nella categoria natura, foto singola. Un’aquila calva in Alaska. (Corey Arnold)
Vincitrice del primo premio nella categoria temi d’attualità, storie. La pratica dello stiramento del seno per le ragazze tra gli otto e i dodici anni in Camerun viene effettuata nella convinzione che ritarderà la maturità e aiuterà a prevenire molestie sessuali, novembre- dicembre 2016. (Heba Khamis)
Vincitrice del primo premio nella categoria natura, storie. Cuccioli di elefante orfani vengono reinseriti nel loro ambiente nella riserva di Reteti, in Kenya. 29 settembre 2016-23 febraio 2017. (Ami Vitale) (Ami Vitale)
Vincitore del primo premio nella categoria spot news, storie. Cinquantotto persone sono state uccise a Las Vegas da un uomo, Stephen Paddock, che ha aperto il fuoco contro gli spettatori di un concerto, 1 ottobre 2017. (David Becker)

I vincitori del World press photo 2018

La giuria del World press photo (Wpp) ha annunciato i vincitori della 61ª edizione del più importante premio fotogiornalistico al mondo. Per la prima volta, i nomi dei finalisti erano stati annunciati in anticipo, il 14 febbraio, mentre i vincitori sono stati premiati ad Amsterdam il 12 aprile.

Quest’anno la giuria è stata presieduta da Magdalena Herrera, responsabile della sezione fotografica della rivista Geo in Francia. I giurati hanno esaminato 73.044 foto, scattate da 4.548 fotografi provenienti da 125 paesi.

Il vincitore della foto dell’anno è Ronaldo Schemidt con un’immagine scattata durante le proteste contro il governo in Venezuela – la foto ha vinto anche il primo premio della categoria spot news. “È un’immagine classica, ma ha un’energia immediata ed è dinamica. C’è colore, movimento, è molto ben composta, ha forza. Mi ha dato subito molte emozioni”, ha spiegato Herrera.

Gli altri finalisti per la foto dell’anno erano: Patrick Brown, con un’immagine sulla crisi dei profughi rohingya; Adam Ferguson, che ha ritratto alcune ragazze rapite da Boko haram in Nigeria; Toby Melville, che ha fotografato le vittime dell’attentato di Londra; e Ivor Prickett con due foto scattate a Mosul, in Iraq.

La vincitrice nella categoria progetti a lungo termine è Carla Kogelman, con un lavoro su due sorelle, Hannah e Alena, che vivono nel villaggio di Merkenbrechts, una zona rurale tra l’Austria e la Repubblica Ceca.

Magnus Wennman è arrivato primo nella categoria persone, foto singola, con un’immagine in cui sono ritratte due ragazze rifugiate a Horndal, in Svezia, che soffrono di uppgivenhetssyndrom (sindrome da rassegnazione).

Jesco Denzel ha vinto nella categoria contemporary issue, foto singola. L’immagine è stata scattata a Makoko, un antico villaggio di pescatori nella periferia di Lagos, in Nigeria, dove gli abitanti rischiano lo sfratto a causa dei progetti di riqualificazione del governo.

Le immagini vincitrici faranno parte di una mostra itinerante che sarà esposta in 45 paesi. A Roma comincerà il 27 aprile al Palazzo delle esposizioni.

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