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Grand Canyon, Arizona, 2016. (Daria Addabbo)
L’acquedotto di Los Angeles. Qui sfocia l’acqua che proviene dalla valle di Owens. California, 2019. (Daria Addabbo)
Cayucos, California, 2019. (Daria Addabbo)
Bishop, contea di Inyo, California, 2019. (Daria Addabbo)
Mariposa, California, 2019. (Daria Addabbo)
Ciò che resta del lago Owens. Il lago è stato completamente prosciugato per costruire l’acquedotto che porta l’acqua a Los Angeles. California, 2019. (Daria Addabbo)
Lake Isabella, California, 2019. (Daria Addabbo)
La diga di Hoover, tra l’Arizona e il Nevada, 2019. (Daria Addabbo)
La diga di Hoover, tra l’Arizona e il Nevada, 2019. (Daria Addabbo)
Cedar Springs, Arizona, 2019. (Daria Addabbo)

Acque d’America

La fotografa Daria Addabbo ha intrapreso un viaggio on the road nell’ovest degli Stati Uniti, per dimostrare come la mancanza cronica di acqua in questi territori non sia solo un problema ambientale ma stabilisca anche una linea di rottura sociale, dove sopravvivono le classi più ricche mentre gli altri si adattano a vivere nel deserto e rinunciano a qualsiasi ideale di uguaglianza.

Le sue foto, scattate tra il 2015 e il 2019, sono diventate un libro, Acque d’America (Jaca Book) in cui le immagini sono accompagnate dai testi di Alessandro Portelli, professore di letteratura angloamericana ed esperto di cultura popolare. Nell’introduzione al volume, il giornalista Ferdinando Cotugno mette a fuoco la parte più interessante del progetto di Addabbo: non si limita a mostrare semplicemente gli effetti della crisi climatica tra California, Arizona, Nevada, Oklahoma, New Mexico e Texas ma aggiunge un livello emotivo, l’esperienza di questa crisi nella vita delle persone. “Addabbo è riuscita a fotografare la sete degli americani e del loro suolo”, scrive Cotugno.

Acque d’America sarà presentato il 12 gennaio a palazzo Merulana, a Roma, insieme agli autori e ad Alessio Marchionna, giornalista di Internazionale.

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