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L’Unione europea dà il consenso alla missione navale contro il traffico di esseri umani

A Bruxelles i ministri degli esteri e della difesa europei hanno approvato un’operazione che avrà lo scopo di individuare e distruggere i barconi nelle acque e nei porti libici

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L’Unione europea discute della missione navale contro i trafficanti di esseri umani

Il governo britannico metterà a disposizione 200 militari della Royal Marine, una nave, droni e tecnologia destinata all’intelligence al quartier generale militare che guiderà le operazioni armate contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo. La proposta britannica, secondo il Times, sarà presentata dai ministri degli esteri e della difesa del nuovo governo di David Cameron, Philip Hammond e Michael Fallon, durante la riunione di oggi a Bruxelles con i colleghi europei.

L’immigrazione sarà al centro dei colloqui tra i ministri dell’Unione europea, che dovrebbero approvare la proposta di una missione navale nell’ambito della politica di difesa e sicurezza comune contro i trafficanti di esseri umani, responsabili della morte di tanti migranti nel Mediterraneo. La missione navale, secondo quanto indicato dal vertice straordinario sull’immigrazione del 23 aprile scorso, e poi proposto la Commissione europea nelle sue linee guida sulle politiche di immigrazione e asilo, il 13 maggio, avrà lo scopo di individuare, catturare e distruggere i barconi dei trafficanti nelle acque e nei porti libici. Il piano è stato anche illustrato l’11 maggio dall’alta rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, Federica Mogherini, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, da cui gli europei si attendono un mandato per poter operare in acque libiche.

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