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Sepp Blatter è stato rieletto presidente della Fifa nonostante lo scandalo sulla corruzione

La conferma del dirigente sportivo svizzero, al suo quinto mandato consecutivo alla guida della federazione calcistica mondiale, è arrivata dopo che l’unico sfidante, il principe giordano Ali bin Al Hussein, ha deciso di ritirare la propria candidatura

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Il presidente della Fifa Blatter non arretra e assicura che i responsabili saranno puniti

All’indomani degli arresti ai vertici della Fifa nell’ambito delle indagini statunitensi e svizzere su tangenti e corruzione, il presidente della federazione calcistica internazionale Sepp Blatter ha ammesso che “gli atti di alcuni individui sono motivo di vergogna per il calcio e non possiamo assolutamente accettarli”. Blatter è intervenuto durante la serata di gala che precede il congresso della federazione. “Da domani dovremo intraprendere questa strada difficile” ha detto, “i responsabili devono essere fermati e puniti”.

Il 27 maggio all’alba la polizia di Zurigo ha arrestato sette dirigenti della Fifa, su mandato degli Stati Uniti che ne hanno chiesto l’estradizione. Secondo l’accusa, i funzionari della federazione avrebbero ricevuto tangenti per 150 milioni di dollari in 24 anni, in un sistema corruttivo che è stato definito “rampante, sistemico e profondo”. Il nome di Blatter non appare nel fascicolo dell’inchiesta, ma in molti chiedono le sue dimissioni: dall’ex calciatore argentino Diego Armando Maradona, alla Uefa, al premier britannico David Cameron. “Sono tempi difficile per la Fifa” ha commentato il presidente della Fifa che, senza mai menzionare il voto del 29 maggio ha espresso una certa consapevolezza sulla propria posizione alla luce degli scandali.

“So che molte persone mi ritengono il responsabile dei problemi, che si tratti di corruzione o di attribuzione dei Mondiali, ma quelli che vogliono imbrogliare lo fanno in silenzio, di nascosto e non posso vedere tutto” ha detto, “tocca però a me fare attenzione alla reputazione del calcio”. Blatter ha poi ricordato che “la piccola minoranza di quelli che provano a corrompere il calcio deve essere fermata”, assicurando piena cooperazione con le autorità “per fare in modo che ogni colpevole sia scoperto e punito”.

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