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Il numero due di Al Qaeda nella penisola arabica ucciso in un raid statunitense nello Yemen

Cominciano con un giorno di ritardo i colloqui di pace con il segretario generale dell’Onu Ban ki-moon: partecipano anche il presidente in esilio, Abd Rabbo Mansur Hadi, e i rappresentanti dei ribelli sciiti houthi

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Si aprono a Ginevra i colloqui di pace sullo Yemen

Gli aerei della coalizione guidata dall’Arabia Saudita hanno bombardato di nuovo le postazioni dei ribelli nello Yemen, poche ora prima dell’inizio dei negoziati di pace a Ginevra. Ai colloqui, cominciati stamattina e sponsorizzati dall’Onu, partecipa anche il presidente in esilio, Abd Rabbo Mansur Hadi, ma non si sono ancora presentati i ribelli sciiti houthi, che controllano ormai gran parte del paese.

I nuovi raid contro gli houthi sono avvenuti stamattina all’alba e hanno colpito dei depositi di missili controllati dai ribelli sulla collina di Fajj Attan, nei pressi della capitale Sanaa. Altri bombardamenti hanno preso di mira il governatorato di ‘Amran, più a nord, e quelli Hajja e Saada, vicino al confine con l’Arabia Saudita.

Ieri i ribelli hanno occupato Al Hazm, la città principale del governatorato di Al Jawf, senza incontrare resistenza.

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