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L’anniversario di Fukushima, quattro anni dopo

Il Giappone ricorda le vittime del terremoto e dello tsunami che hanno colpito la costa orientale del paese l’11 marzo del 2011

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Salvare i ricordi

L’11 marzo 2015 è stato il quarto anniversario del disastro di Fukushima, quando l’omonima centrale nucleare giapponese fu colpita da un terremoto e uno tsunami. I morti furono più di 18mila e i danni all’ambiente inestimabili, per un territorio che rimarrà contaminato ancora per decenni.

I sopravvissuti cercano ancora tracce dei parenti e degli amici scomparsi: oggetti che tengano vivo il ricordo e aiutino a convivere con la tragedia. Nel momento dell’emergenza, la priorità è stata data al recupero di beni personali più importanti e meno sentimentali delle fotografie. Invece la Ricoh, azienda giapponese di prodotti fotografici e di elettronica, si è occupata di salvare migliaia di foto con il Save the memory project.

Volontari e impiegati recuperano le foto salvate in un magazzino dove vengono raggruppate.

Nelle ricerche dei sopravvissuti, i soccorritori hanno trovato anche tantissime foto che hanno tolto dal fango e sistemato sul ciglio delle strade. Dopo questa fase le foto sono state portate in magazzini e centri specializzati, dove sono state pulite e asciugate. La terza fase ha riguardato la digitalizzazione delle immagini, per creare un database che potesse essere consultato da chiunque avesse voluto cercare e le foto dei propri cari, restituendole così alle famiglie di appartenenza.

La pulizia delle fotografie.
Le persone possono cercare nel database del progetto, grazie ai computer che si trovano nei centri di smistamento.
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