NUOVE NOTIZIE
  • 19 Mag 2020 18.17

Il punto sul coronavirus in Italia

Il 19 maggio, alle ore 18, la protezione civile ha presentato il bollettino sulla diffusione del nuovo coronavirus (Sars-cov-2) in Italia.

  • Il 19 maggio ci sono stati 813 nuovi contagi. Ieri erano stati 451. Le persone contagiate dall’inizio dell’epidemia sono 226.699, compresi i morti e i guariti.
  • Attualmente risultano positive 65.129 persone, 1.424 in meno rispetto al 18 maggio.
  • Il 19 maggio ci sono stati 162 decessi, 63 in più rispetto a ieri. In totale sono morte 32.169 persone.
  • Il numero dei guariti sale a 129.401 persone, 2.075 in più rispetto al 18 maggio.
  • A oggi 54.422 persone sono in isolamento domiciliare e 716 sono ricoverate in terapia intensiva, 33 in meno rispetto a ieri.
  • La situazione peggiore resta in Lombardia, dove 244 persone sono ricoverate in terapia intensiva (8 meno di ieri). I casi di contagio dall’inizio dell’epidemia sono 85.481.
  • Oggi la regione che ha registrato più nuovi contagi è la Lombardia (462), davanti al Piemonte (108) e alla Liguria (66). Il Molise non ha registrato nuovi contagi.
  • Nelle ultime ventiquattr’ore in Italia sono stati effettuati 63.158 tamponi. Dall’inizio dell’epidemia ne sono stati effettuati 3.104.524.
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I dati diffusi dalla protezione civile, anche se utili, vanno letti con cautela. A volte mancano quelli di una o più regioni, e soprattutto non sono omogenei, cioè i criteri con cui sono raccolti non sono gli stessi in tutte le regioni.

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Il governo spagnolo ha revocato il divieto d’ingresso nel paese per aerei e navi passeggeri provenienti dall’Italia. Rimane in vigore per tutti gli stranieri l’obbligo di quarantena per 14 giorni.

Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno annunciato una manifestazione unitaria del centrodestra il 2 giugno a Roma, per protestare contro la gestione dell’emergenza coronavirus da parte del governo.

Secondo Confcommercio, in Italia ha riaperto il 90 per cento dei negozi d’abbigliamento e il 70 per cento dei bar e dei ristoranti. Questi ultimi hanno riaperto con personale ridotto: circa il 60 per cento del totale.

L’Inps ha annunciato che nella settimana tra l’8 e il 14 marzo, all’inizio dell’epidemia in Italia, i certificati di malattia presentati dai lavoratori sono aumentati del 110 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.

  • 19 Mag 2020 17.59

Le emissioni giornaliere di anidride carbonica sono calate del 17 per cento

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, all’inizio di aprile le emissioni giornaliere globali di anidride carbonica erano calate del 17 per cento rispetto al 2019. Nei paesi che hanno allentato le misure d’isolamento, però, le emissioni hanno già cominciato a risalire. In Cina sono quasi tornate ai livelli precedenti alla pandemia.

Variazione percentuale delle emissioni di anidride carbonica

Se alcune misure di contenimento resteranno in vigore per tutto l’anno, lo studio prevede che nel 2020 le emissioni potrebbero ridursi complessivamente del 7 per cento. Sarebbe il calo più netto da quando sono cominciati i rilevamenti, ma gli autori avvertono che avrà un effetto trascurabile sul riscaldamento globale.

  • 19 Mag 2020 17.15

Annunciata la riapertura della Spianata delle moschee

La Spianata delle moschee, che sorge nella città vecchia di Gerusalemme, riaprirà la settimana prossima. Lo ha annunciato il 19 maggio il comitato musulmano che gestisce il complesso. La riapertura è prevista dopo le celebrazioni dell’Aid el Fitr, la festa che segna la fine del Ramadan e comincia tra il 23 e il 24 maggio. I fedeli potranno tornare nella moschea Al Aqsa, il terzo santuario dell’islam dopo La Mecca e Medina, e nella Cupola della roccia, un luogo sacro per ebrei e musulmani.

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La decisione è stata presa tenendo in considerazione il rallentamento nella diffusione del virus, che ha spinto le autorità israeliane ad alleggerire le misure di isolamento. In Israele finora sono stati registrati 16.600 casi di covid-19 e 277 decessi; nella Cisgiordania occupata i contagi ufficiali sono 366 e i morti due.

Al Aqsa e la Cupola della roccia erano state chiuse il 15 marzo, e una settimana dopo era entrato in vigore anche il divieto per i fedeli di pregare all’aperto sulla spianata, chiamata Nobile santuario dai musulmani e Monte del tempio dagli ebrei. Il luogo, al centro delle tensioni tra israeliani e palestinesi, si trova a Gerusalemme Est, la parte orientale della città occupata e annessa da Israele dopo il 1967.

Il Muro del pianto, che si trova accanto alla spianata ed è il luogo più sacro per la religione ebraica, è stato riaperto ai fedeli il 5 maggio, mantenendo alcune restrizioni legate al distanziamento sociale.

  • 19 Mag 2020 16.36

Molti dei migranti espulsi dagli Stati Uniti sono positivi al covid-19

Dieci guatemaltechi espulsi dagli Stati Uniti e tornati nel loro paese la settimana scorsa sono risultati positivi al covid-19. “È l’ultimo esempio di un problema che si è aggravato progressivamente man mano che gli Stati Uniti hanno inasprito le loro politiche migratorie durante l’emergenza coronavirus”, scrive Abc News.

Finora i guatemaltechi trovati positivi al covid dopo essere stati rimandati indietro dalle autorità statunitensi sono 115, ma i contagiati potrebbero essere di più perché non tutti sono stati testati. Il governo del Guatemala ha lanciato l’allarme, preoccupato che le espulsioni possano favorire la diffusione del virus nel paese centroamericano.

L’amministrazione Trump ha cominciato a testare i migranti prima di espellerli, ma in molti casi i tamponi sono stati fatti molti giorni prima della partenza, quindi potrebbero essere stati contagiati nel frattempo.

Al momento il Guatemala conta circa duemila contagi e 35 morti.

Intanto l’amministrazione Trump sta espellendo molti migranti minorenni in base allo stato d’emergenza proclamato all’inizio dell’epidemia. Solo ad aprile sono stati espulsi 600 bambini e adolescenti. In circostanze normali la legge statunitense permetterebbe a questi migranti di vivere con i parenti negli Stati Uniti in attesa che il loro caso venga analizzato.

Da quando è cominciato il lockdown la Casa Bianca ha operato un giro di vite sia sugli attraversamenti alla frontiera sia sulle richieste d’asilo. Secondo gli attivisti per i diritti dei migranti è un modo per cancellare le protezioni ai migranti minorenni.

  • 19 Mag 2020 15.40

In Europa le vendite di auto precipitano

Secondo i dati dell’Associazione dei costruttori europei di automobili (Acea), ad aprile nei paesi europei sono stati venduti meno di trecentomila veicoli nuovi, il 78,3 per cento in meno rispetto allo stesso mese del 2019. È il calo più netto mai registrato.

L’Italia è il paese che ha fatto segnare la diminuzione più forte (- 97,6 per cento), seguita da Spagna e Regno Unito, gli altri due paesi europei più colpiti dalla pandemia. In Germania le vendite sono andate decisamente meglio (- 61,1 per cento). Il paese dove il calo è stato meno netto è la Danimarca (- 37 per cento).

Immatricolazioni di veicoli passeggeri nuovi nell’Unione europea

Secondo un’analisi dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), nel 2020 in tutto il mondo le vendite di auto potrebbero calare del 13 per cento rispetto all’anno precedente. Le auto elettriche invece potrebbero rimanere stabili, aumentando quindi la loro quota di mercato.

  • 19 Mag 2020 14.49

Milioni di interventi chirurgici rinviati in tutto il mondo

“Durante la pandemia gli ospedali di tutto il mondo hanno ridotto gli interventi chirurgici e le operazioni di routine per tutelare la sicurezza dei pazienti e per dare maggiore disponibilità ai malati di covid-19”, scrive l’Economist. Secondo il settimanale britannico, il National health service (Nhs), il sistema sanitario nazionale del Regno Unito, ha già rimandato più di due milioni di operazioni programmate, liberando 12mila posti letto per i pazienti covid. Alcune sale sono state riconvertite in unità di terapia intensiva, mentre chirurghi e infermieri sono stati ridistribuiti.

Non è semplice fare una stima di quante operazioni sono state rinviate o cancellate nel mondo, dato che molti governi non pubblicano tempestivamente i dati. Ma i ricercatori dell’università di Birmingham sono riusciti a condurre uno studio ampio intervistando più di cinquecento specialisti di 359 ospedali in 71 paesi. Poi hanno inserito i dati in un modello statistico per valutare i tassi di annullamento in 190 paesi.

Basandosi sull’esperienza della Cina, i ricercatori hanno calcolato che in genere i sistemi sanitari sono stravolti dal nuovo coronavirus per dodici settimane. Secondo lo studio, in questo arco di tempo in tutto il mondo sono stati cancellati o rinviati, o lo saranno in futuro, 28 milioni di interventi non urgenti. Tra questi, 2,3 milioni sono interventi oncologici.

Nella mappa in basso la percentuale di interventi oncologici cancellati durante il picco di dodici settimane di covid-19.

Fonte: The Economist

“In mezzo alla pandemia gli ospedali hanno dovuto valutare da una parte il costo di rinviare questi interventi, dall’altro il rischio di esporre più pazienti al virus”, scrive l’Economist. “Inevitabilmente alcune persone saranno danneggiate dall’imprevisto rinvio della terapia”. Anche smaltire le operazioni arretrate sarà complicato e secondo gli autori dello studio potrebbero volerci 45 settimane. Ma, come conclude l’Economist, “è solo questione di tempo e molte operazioni non urgenti diventeranno urgenti”.

  • 19 Mag 2020 14.00

All’improvviso tutti negli Stati Uniti vogliono andare in bicicletta

“Mentre la pandemia limita gli spostamenti nelle grandi città statunitensi – soprattutto quelli in metropolitana e in autobus – centinaia di migliaia di americani si stanno spostando verso una forma basica di mobilità: la bicicletta”, scrive il New York Times.

Tra marzo e maggio in tutto il paese le vendite di biciclette e di accessori e le richieste di riparazione sono aumentate di molto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E ora i venditori e i distributori non hanno abbastanza biciclette per soddisfare la domanda, anche perché la catena di distribuzione mondiale si è fermata durante il lockdown.

Molti pensano che la pandemia possa stravolgere in maniera duratura le città e il mondo in cui ci si sposta. Di conseguenza le biciclette potrebbero diventare un mezzo essenziale. Una trasformazione che negli Stati Uniti sarebbe particolarmente radicale e inaspettata, visto che gli abitanti delle città americane, a differenza di molti europei, hanno sempre preferito le automobili alle biciclette. Questi mezzi sono storicamente associati alle vacanze estive e all’adolescenza.

Al momento la città in cui le biciclette sono più diffuse è Portland, dove il 6 per cento delle persone si sposta con questo mezzo. Per fare un confronto, a Copenaghen la percentuale è vicina al 50 per cento.

Le cose stanno già cambiando: ad aprile la città di New York ha annunciato che riserverà temporaneamente 150 chilometri di strade a pedoni e ciclisti, una misura che secondo il comune potrebbe diventare definitiva in futuro. La città di Oakland, in California, ha deciso di chiudere il 10 per cento delle sue strade alle automobili, Seattle circa 35 chilometri.

  • 19 Mag 2020 12.20

Il Consiglio di stato ordina al governo francese di riaprire i luoghi di culto

Il Consiglio di stato, il più alto tribunale amministrativo francese, ha ordinato al governo di revocare il divieto di riunione nei luoghi di culto, giudicandolo “sproporzionato” e definendolo “un attacco grave ed evidentemente illegale” alla libertà di culto.

Le chiese e gli altri luoghi di culto non sono stati inclusi nel piano di riapertura lanciato dal governo a partire dall’11 maggio. Tutte le funzioni religiose restano proibite fino al 2 giugno, a eccezione dei funerali che sono limitati a venti persone.

Diverse associazioni cattoliche si erano rivolte al Consiglio di stato, che ha dato al governo otto giorni di tempo per adottare misure meno rigide, visto che il decreto sulle riaperture tollera gli assembramenti fino a dieci persone in altri luoghi pubblici.

  • 19 Mag 2020 07.32

Le notizie di stamattina sul coronavirus

Scelte dalla redazione di Good Morning Italia

Trazione franco-tedesca

La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron hanno lanciato insieme una proposta per dar corpo al Recovery fund europeo in corso di negoziazione. Il piano lo delinea come un fondo all’interno del bilancio pluriennale “ambizioso, temporaneo e mirato” da 500 miliardi di euro. Risorse che la Commissione Ue reperirebbe attraverso l’emissione di bond e distribuirebbe poi ai Paesi più colpiti sotto forma di trasferimenti (e non di prestiti) (Repubblica).

Ora o mai più “Circostanze straordinarie richiedono risposte straordinarie”, ha rivendicato Merkel in conferenza stampa, indicando l’obiettivo “che l’Europa esca dalla crisi con una coesione rafforzata e solidale”, mentre Macron ha precisato che l’iniziativa è stata lanciata dopo estese discussioni con altri Paesi, compresi Italia e Paesi Bassi (France 24).

Era rigore A cadere definitivamente con la proposta, nota Politico, è in effetti la resistenza tedesca a bond comuni Ue e a trasferimenti a fondo perduto. Ma sul piano, che sarà ora sottoposto alla Commissione e dovrà poi essere approvato all’unanimità, altri stati, Austria in primis, già sollevano dubbi (HuffPost). E la presidente della Bce Christine Lagarde, intervistata dal Corriere, chiede di rivedere il patto di stabilità prima che torni in funzione.

Club Med Il piano è stato accolto con favore dalla Spagna - che si appresta a lanciare un reddito di base nazionale (Bbc) - e dall’Italia, che difende il principio del “frontloading” per anticipare i trasferimenti, pur auspicando un budget ancor più consistente (Adnkronos). Sgradita a Roma invece la reticenza degli altri stati a riaprire progressivamente i collegamenti con l’Italia: “Inammissibili black list tra paesi Ue”, ha protestato il ministro degli esteri Luigi Di Maio (Rai News).

Prove di ripartenza

Con la riapertura della maggior parte delle attività commerciali in Italia, segnali di fiducia arrivano dai risparmiatori: nel primo giorno di collocamento, il Btp Italia anti-covid del tesoro ha raccolto una domanda superiore a 4 miliardi di euro (Il Sole 24 Ore). Piazza Affari, dove da oggi torneranno ad essere ammesse anche le vendite allo scoperto, ha chiuso a +3,26 per cento (Milano Finanza).

Vade retro Concluse le prime due settimane dall’inizio della fase 2, i dati epidemiologici si confermano confortanti: per la prima volta da marzo le nuove vittime da coronavirus sono scese ieri in doppia cifra, a 99, di cui 24 in Lombardia (Open). I nuovi contagi - 451 - hanno risparmiato ben 43 province e quattro intere regioni (Sardegna, Calabria, Basilicata e Umbria), in cui non si è registrato alcun nuovo caso (Corriere).

Spine politiche Il presidente del consiglio Giueppe Conte riferirà giovedì alle camere sul decreto riapertura (Askanews).

Questione globale

Almeno 116 stati hanno sottoscritto la risoluzione presentata all’assemblea generale dell’Organizzazione mondiale della sanità dai paesi Ue per chiedere un’inchiesta indipendente sulle origini del coronavirus (Il Fatto Quotidiano). Il presidente cinese Xi Jinping, che ha messo sul tavolo due miliardi in due anni per aiutare gli altri paesi a far fronte all’impatto della pandemia, ha detto di condividere tale richiesta, ma solo una volta che la pandemia sarà stata contenuta, e ha rivendicato “apertura, trasparenza e responsabilità” dimostrate da Pechino verso il resto del mondo (Cnn).

La versione americana Mentre la Casa Bianca è tornata a puntare il tiro contro l’Oms, accusata di aver “fallito clamorosamente nel fornire le informazioni sulla pandemia: un fallimento costato molte vite umane” (Cnbc), il presidente Usa Donald Trump ha rivelato di assumere da una decina di giorni una pastiglia di idrossoclorochina, un farmaco antimalarico la cui efficacia contro il coronavirus non è provata (Reuters).

Segnali di speranza L’azienda farmaceutica Moderna ha annunciato che i primi otto pazienti sottoposti a trial di sicurezza del vaccino contro il covid-19 hanno sviluppato gli anticorpi. Se i test, che proseguiranno su scala più vasta a partire da luglio, confermeranno gli esiti positivi, un vaccino potrebbe essere disponibile sin da gennaio, ha annunciato il responsabile scientifico dell’azienda Tal Zaks (Bbc).

… o quasi Il vaccino non sarà per tutti: gli Stati Uniti vorrebbero infatti dissociarsi pubblicamente dalla risoluzione dell’Oms che permetterà ai paesi più poveri di scavalcare i brevetti delle aziende farmaceutiche per accedere alle cure o al vaccino (Ft).

Verso il picco Mentre i casi di contagio negli Usa hanno superato quota 1,5 milioni (Johns Hopkins University), a preoccupare sempre più è l’impatto dell’epidemia in Brasile: il sindaco di San Paolo ha avvertito che il sistema sanitario della città è sull’orlo del collasso, ma il presidente Jair Bolsonaro è tornato a scendere in piazza al fianco di manifestanti anti-lockdown (Cnn).

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