Cern

Il Cern forse ha trovato l’indizio di una nuova particella.
Il Cern forse ha trovato l’indizio di una nuova particella. L’ipotesi è stata presentata insieme agli ultimi dati prodotti dal Large Hadron Collider, l’acceleratore del Cern di Ginevra. Durante i test è stata osservata una piccola anomalia in corrispondenza del valore di energia pari a circa 760 GeV, corrispondente a una massa maggiore del bosone di Higgs. Ma potrebbe anche essere solo una fluttuazione.
A Ginevra riparte l’acceleratore di particelle del Cern

Dopo una pausa di due anni il Large hadron collider (Lhc), l’acceleratore di particelle del Cern è ripartito. Lo ha annunciato il direttore generale Rolf Heuer sul live blog dell’istituto di ricerca di Ginevra, che dal 2016 sarà diretto dall’italiana Fabiola Gianotti.

L’Lhc è un tunnel sotterraneo di ventisette chilometri, al confine tra Svizzera e Francia, usato per ricerche nel campo della fisica delle particelle. Grazie agli esperimenti condotti nell’acceleratore, nel 2012 è stata confermata l’esistenza del bosone di Higgs. All’inizio del 2013 l’Lhc era stato messo in pausa per manutenzione, con l’obiettivo di portarlo a lavorare a una potenza di 13mila miliardi di elettronvolt, il doppio rispetto a quando era stato inaugurato.

La messa in funzione dell’acceleratore più veloce al mondo era prevista per la settimana scorsa, ma un cortocircuito nelle ultime fasi di test aveva fatto ritardare l’avvio.

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