30 maggio 2016 17:21

Il 16 maggio il caposervizio della sezione fotografica dell’Associated press in Africa orientale, Ben Curtis, stava seguendo le proteste contro la commissione elettorale a Nairoibi, in Kenya, quando ha visto la polizia che picchiava i manifestanti.

Una delle immagini che ha scattato durante le proteste ha documentato la brutalità delle repressioni in maniera così evidente, che il capo della polizia è stato convocato per un’inchiesta interna. Secondo la commissione nazionale del Kenya per i diritti umani, si è trattato di abuso di violenza e violazione dei diritti umani.

La foto cha ha fatto aprire l’inchiesta sulle violenze della polizia keniana, scattata il 16 maggio 2016 a Nairobi. (Ben Curtis, Ap/Ansa)

L’uomo della foto è stato inizialmente dichiarato morto, mentre più tardi la radio nazionale ha dato la notizia che è ancora vivo. Si tratta di Boniface Manono, 36 anni, e vive nella baraccopoli di Kibera. Manono ha raccontato di aver provato a fuggire, ma quando è inciampato i poliziotti hanno cominciato a colpirlo mentre era steso a terra. Ha ricevuto otto colpi finché il bastone si è spezzato. In quel momento sono arrivati altre due poliziotti e hanno continuato a colpirlo. Poi un agente è intervenuto e ha fermato le violenze.

Il 23 maggio i keniani sono tornati in piazza in diverse città del paese. I manifestanti, guidati dal leader dell’opposizione Raila Odinga, accusano i componenti della Independent electoral and boundaries commission (Iebc) di non essere imparziali. Odinga sostiene che la Iebc sia favorevole al presidente Uhuru Kenyatta e che non possa quindi garantire l’equità alle prossime elezioni.

Manifestanti scappano dai lacrimogeni della polizia, durante le proteste a Nairobi, in Kenya, il 16 maggio 2016. (Ben Curtis, Ap/Ansa)

Durante gli scontri in Kenya sono morte almeno tre persone. Due sono morte a Siaya, nell’ovest del paese, dove gli agenti in tenuta antisommossa hanno dichiarato di aver sparato per legittima difesa. Nella vicina Kisumo una persona è morta per un trauma cranico cadendo mentre fuggiva dai gas lacrimogeni sparati dalla polizia.

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