28 dicembre 2015 11:27
  • Mangiare meno caramelle.
  • Vivere bene e accettare tutti i cambiamenti.
  • Controllare il suono.
  • Divertirmi.
  • Continuare così.
  • Diventare il gran maestro Yoda.
  • Perdere cinque chili e correre la mezza maratona.
  • Riprovarci con il mio buon proposito del 2008 e del 2013.
  • Macchiarmi di meno.
  • Cominciare a usare le scarpe con il tacco.
  • Andare a Empoli.
  • Chiudere i brani musicali ancora sospesi.
  • Tornare sott’acqua.
  • Smettere di parlare con tutti i cani e adottarne uno.
  • Stare meglio dell’anno scorso.
  • Non restare mai senza latte in frigo.
  • Rompere la gabbia.
  • Dedicarmi a infantili perversioni.
  • Ogni anno visitare almeno una nuova città.
  • Ascoltare.
  • Riempire la città di papiri.
  • Girare per il mondo e fare una pausa per assaggiare il primo cachi della mia vita.
  • Farmi in quattro.
  • Realizzare almeno uno dei miei mille progetti.
  • Basta passare col giallo.
  • Dimagrire quindici chili.
  • Rifare un’alta via, vent’anni dopo.
  • Leggere più poesie.
  • Migliorare il mio sinistro.
  • Il benessere intestinale a cui tutti abbiamo diritto.
  • Non fare piani per il futuro.
  • Ancora: sbrinare il freezer.
  • Andare più spesso in piscina.
  • Trovare l’uomo con il binocolo.
  • Provare l’ayahuasca.
  • Allungarmi.
  • Fare un bel viaggio.
  • Duecento flessioni su un braccio solo.
  • Fare molte passeggiate in sella a una bici nuova fiammante.
  • Litigare con i razzisti sull’autobus, sempre.
  • Perseverare.
  • Essere più tranquillo e meno satollo.
  • Fare sempre due cose per volta.
  • Dedicarmi all’arte del taglia e cuci (letteralmente).
  • Oltrepassare frontiere.
  • Andare finalmente a vivere nella mia nuova casa.
  • Fare un viaggio in Abruzzo.
  • Giocare.

Come ogni anno, questi sono i buoni propositi della redazione di Internazionale. E i vostri?

Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2015 a pagina 5 di Internazionale, con il titolo “Buon anno”. Compra questo numero| Abbonati

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