17 ottobre 2012 12:00

Ikea – il gigante svedese del mobile facile da montare e delle decorazioni di interni sobriamente eleganti, adatte a qualsiasi ambiente, possibilmente arredato con mobili svedesi dal nome bizzarro che si possono comprare in tutto il mondo – fa nuovamente parlare di sé.

Questa volta però gli svedesi c’entrano poco. I concessionari sauditi del marchio – che in questo caso ha dimostrato di non esercitare un controllo particolarmente stretto sui suoi rappresentanti locali – hanno candidamente cancellato, con un rapido tocco di Photoshop, tutte le donne presenti nell’ultimo catalogo.

Il risultato di questa pensata surreale è tanto desolante quanto buffo. In un’immagine che mostra un bagno si vedono dei piccoli orfanelli che tendono le mani verso il vuoto originariamente riempito dalle loro madri. Ancora più assurda e clamorosa l’immagine che mostra tre uomini in un salotto, seduti a una certa distanza l’uno dall’altro, in posizioni assurde. La loro goffagine è però più evidente della loro solitudine.

Trattandosi di un paese in cui le donne non hanno il diritto di mostrarsi senza velo né di guidare l’automobile, questa autocensura è dannosa solo per il marketing. Ma le ministre svedesi hanno immediatamente reagito definendo “medievale” questa “pulizia di genere”. Chissà se le donne saudite hanno ancora voglia di comprare certi mobili.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it