27 luglio 2011 15:39

Giacomo Papi, Accusare

Isbn, 217 pagine, 13 euro

È tornato in libreria, in edizione economica, Accusare di Giacomo Papi, la raccolta di 366 foto segnaletiche di persone più o meno famose scattate tra il 1848 e il 2004 accompagnate da brevi schede biografiche e da una postfazione dell’autore. Osservando questi ritratti, che costringono a incrociare lo sguardo dell’accusato di turno, ci si ritrova subito a riflettere sulla violenza della macchina giudiziaria, sulla sua volontà di strappare l’anima a chi si ritrova sotto i riflettori.

Poi, però, a mano a mano che li si passa in rassegna, questa sensazione cede il posto all’interesse per le reazioni di questi uomini messi alle strette: non ci si sorprende tanto per la dignità di Martin Luther King, lo sfacelo di Jim Morrison, la sfida di Jane Fonda che stringe il pugno chiuso, ma colpiscono il sorriso infantile di Bill Gates, lo sforzo inefficace per darsi un contegno di un Michael Jackson ormai mutato, l’indifferenza di tanti mafiosi le cui foto sembrano proprio quelle dei passaporti.

Decenni di studi ci hanno insegnato a guardare le fotografie dal lato del fotografo, a capire la selezione di informazioni che si può compiere con un’inquadratura, un tempo, un’ombra. Queste figure tutte uguali, volti in bianco e nero su fondo chiaro, riportano al centro della scena chi viene fotografato, di fronte alla difficilissima sfida di giocarsi, in un istante, la propria immagine pubblica.

Internazionale, numero 907, 22 luglio 2011

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