28 febbraio 2012 17:47

L’associazione francese La Quadrature du Net, che “difende i diritti e le libertà dei cittadini su internet”, le ha ribattezzate *Foire Aux Questions *(fiera delle domande), più note come FAQ. Impegnata dal 2008 in tutte le battaglie che riguardano la libertà della rete, sul suo sito risponde preventivamente alla domanda “Perché non lanciate petizioni?”: perché sono impegnative da seguire, insignificanti se non raggiungono milioni di firme e inflazionate come strumento di pressione.

Ma ci sono petizioni e petizioni, e quella che il Parlamento europeo ha ricevuto questa mattina era una signora petizione: oltre 2,4 milioni di firme raccolte contro ACTA, il famigerato trattato sulla contraffazione, ormai noto anche ai meno impegnati tra gli utenti di internet (e forse anche a chi su internet non c’è mai stato). Il messaggio è chiarissimo: “A tutti i membri del Parlamento europeo: come cittadini globali, vi invitiamo a difendere un’internet libera e gratuita rifiutando di ratificare ACTA”.

Meno memorabile, ma altrettanto significativa, è stata la riunione della commissione Industria, ricerca ed energia (ITRE), che si è svolta questo pomeriggio. Significativa per la presenza di due persone nell’aula: Amelia Andersdotter e Jérémie Zimmermann, due nomi noti tra i militanti anti-Acta. Nata nel 1987, entrata in Parlamento con il Partito pirata svedese, Andersdotter è l’eurodeputata più giovane e fa parte della commissione ITRE. Zimmerman è cofondatore e portavoce della Quadrature du Net. Ognuno nel proprio campo, seguono da vicino il lavoro delle istituzioni europee per assicurarsi che risponda innanzitutto agli interessi dei cittadini. E con il loro impegno portano aria nuova in parlamento.

Francesca Spinelli è giornalista e traduttrice. Vive a Bruxelles e collabora con Internazionale (@ettaspin).

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