“Pronto, è la redazione dell’Essenziale?”
“Sì, buongiorno…”
“Salve, sono Mark Zuckerberg”
“Zuckerberg?”
“Sì, vi chiamo dal Metaverso, con un simulatore istantaneo di voce italiana”
“… Dice sul serio?”
“Certo, Jah, ma kutsun teid Metaversioonist, kohese eesti hääle simulaatoriga… questo è il simulatore di voce estone… Ya, saya memanggil Anda dari Metaverse, dengan simulator suara Bali instan… questo balinese…”
“Be’, wow”
“Stiamo lavorando bene. Per questo vorremmo occuparci adesso della stampa di carta. Abbiamo studiato il vostro giornale in maniera attenta…”
“Grazie…”
“Gli vorremmo dare un posto nel Metaverso. Lei non so se sa come funziona…”
“Ho visto delle presentazioni online, ma non saprei bene…”
“Quella era ancora la fase beta. Adesso abbiamo capito che dobbiamo riprodurre meglio la realtà, il territorio… Le persone sono affezionate ai loro luoghi… Per questo il vostro giornale dedicato all’Italia ci interessa… Vorremmo posizionarlo all’uscita 23 del raccordo anulare”.
“In che senso scusi?”
“Mettiamo una proiezione multimediale dell’Essenziale proprio all’uscita dell’Appia: un posto popolare, antico ma anche moderno…”
“Non ho capito, volete mettere una redazione virtuale lì, un logo…”
“No, dovreste proprio trasferire la redazione lì, noi ci metteremmo un gabbiotto, una struttura leggera eh, poi ci mandate dei video e noi li carichiamo su Instagram. E si vede voi che fate il giornale mentre sfrecciano i tir, l’Italia che lavora, la crisi del giornalismo ma anche il giornalismo che è sul campo, vicino alla gente…”
“Non riesco a capire il senso della proposta…”
“Dicevano così anche quando ho fondato Facebook… Ma essere visionari è questo… Ha presente quel pezzo di Califano… Aspetti che cambio simulatore vocale e le faccio Califano… ’N amico nun ce sta che me po consola’ stasera… M’attacco a ’sta città che s’è addormita già da ’n’ora… Cammino su de lei, su strade uguali a pelle scura… Si poi se sveglierà, io certo nun glie posso fa’ paura… È sempre stata la mia ispirazione…”
“Non so che dire, sono spiazzato”.
“Esatto, è il senso del Metaverso, spiazzare! Allora vi mando un camioncino così caricate le robe, scrivanie, un po’ di sedie… Ci vediamo magari al Las Vegas Cafè, a cinquecento metri dall’uscita, ci prendiamo un tramezzino lì e ci mettiamo d’accordo su tutto il resto… Il futuro si avvicina!”

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