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Gulliver

È il blog dell’Economist che si occupa di viaggi.

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Come vincere il jet lag mentre si è ancora in volo

Getty Images

Di questi tempi qualsiasi aspetto di un viaggio in aereo spinge a farsi i conti in tasca. Ottanta dollari per trenta centimetri di spazio in più per le gambe in premium economy sono un prezzo ragionevole? Vale la pena pagare cinquanta dollari per imbarcare un borsone nella stiva? E dodici dollari per un panino mediocre? O quattro dollari per una bottiglia d’acqua?

Molti viaggiatori parsimoniosi risponderebbero no a tutte queste domande. Ma c’è un beneficio per il quale varrebbe la pena sborsare una bella cifra: eliminare il jet lag.

I ricercatori dell’università di Stanford hanno da poco svelato quella che potrebbe essere definita la cura per il jet lag attraverso lampi di luce. Questo trattamento però richiede l’esposizione a un macchinario perfettamente tarato la notte prima di un volo. È promettente, ma non troppo conveniente.

Ecco perché il costruttore Airbus spera che la sua ultima creazione possa rappresentare una forte attrattiva per le linee aeree che cercano di offrire ai loro passeggeri qualcosa che vada oltre il solito menu di rinfreschi e promozioni troppo costose. Il suo nuovo aereo A350 xwb ha luci a led in grado di produrre 16,7 milioni di diverse sfumature di colori che, a quanto dice la compagnia, possono imitare gli effetti della luce in diverse ore del giorno.

Viaggiando verso est, l’aereo può esporre i passeggeri a una luce più chiara prima dell’alba, simulando una situazione in cui il giorno sia già iniziato, come nella loro destinazione. Nella direzione opposta, una prolungata esposizione alla luce di sera può simulare il tramonto ritardato verso ovest.

Naturalmente, con 16,7 milioni di sfumature a loro disposizione, le compagnie aeree possono creare un effetto molto più complesso di questo approccio binario. Cynthia Drescher di Condé Nast Traveler è saltata sul primo volo A350 della Singapore Airlines in partenza dalla fabbrica della Airbus a Tolosa e diretto a Singapore. Ha descritto così l’esperienza:

Volando verso oriente dall’Europa ha fatto buio presto, ma i passeggeri continuavano a seguire l’orario europeo ed erano appena pronti per la cena. In cabina sono stati simulati i colori del tramonto mentre ci godevamo il dolce e questo ha ingannato i nostri orologi biologici e ha fatto venire a tutti quanti voglia di dormire. Aggiungete un sistema di gestione dell’aria che la rinnova ogni due minuti e contribuisce a regolare la temperatura della cabina, e vedrete che sedere a bordo di un A350 potrebbe essere per il vostro corpo meno pesante che rilassarvi a casa.

Le opzioni a disposizione di chi fosse desideroso di provarci sono al momento limitate. Solo cinque compagnie aeree usano l’A350: Qatar Airways, Vietnam Airlines, Finnair, Tam Airlines (in Brasile) e Singapore. Al momento queste compagnie lo usano solo per voli di lusso. La Airbus però lo scorso mese ha riferito di aver ricevuto 777 ordini per questo aereo, compresi quelli di British Airways, United e Delta. Quindi lo vedrete presto in circolazione, e potrete mettere alla prova la soluzione per il jet lag.

Questo articolo di A.W. è apparso nel blog Gulliver dell’Economist.

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