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Il Regno Unito ha votato per uscire dall’Europa

Nel referendum di giovedì 23 giugno, il 51,9 per cento dei britannici ha detto di voler lasciare l’Unione europea, contro il 48,1 per cento che preferirebbe restare. Il premier David Cameron ha annunciato le sue dimissioni entro ottobre.

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L’Europa preme per un’uscita veloce del Regno Unito

I ministri degli esteri dei paesi fondatori dell’Unione europea. Da sinistra: Jean Asselborn (Lussemburgo), Paolo Gentiloni (Italia), Frank-Walter Steinmeier (Germania), Jean-Marc Ayrault (Francia), Didier Reynders (Belgio) e Bert Koenders (Paesi Bassi). Berlino, Germania, 25 giugno 2016.

I paesi fondatori dell’Unione europea vogliono che Londra avvii al più presto i negoziati per l’uscita dal blocco: lo ha dichiarato il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, che oggi ha riunito a Berlino i ministri degli esteri degli altri cinque paesi che sessant’anni fa hanno fondato l’Unione.

Francia, Italia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo hanno scelto quindi di esercitare pressione sul governo britannico, per evitare che si prolunghi una fase di instabilità, dopo che la maggioranza dei suoi cittadini si è espressa a favore dell’uscita dalla comunità nel referendum del 23 giugno. “I negoziati devono cominciare il prima possibile”, ha dichiarato a nome di tutti Steinmeier, circondato dalle bandiere azzurre dell’Unione e dagli altri ministri.

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