Cosa aspettarsi dopo un anno terribile come il 2020? La maggior parte delle persone ambisce semplicemente al ritorno a un passato. Le aspettative sono basse, forse anche troppo. Leggi
Il primo ministro britannico Boris Johnson canta vittoria, ma l’accordo raggiunto il 24 dicembre non affronta il principale prodotto economico del Regno Unito e non risolve il nodo delle relazioni con l’Unione europea. Leggi
Nelle trattative commerciali è l’economia più forte che guida le danze, e i negoziatori dell’Ue immaginano quindi che Johnson stia bluffando. Ma forse farebbero bene ad aiutare Johnson nel mascherare la sua sconfitta. Leggi
Il Regno Unito è uscito dall’Unione europea il 31 gennaio 2020, ma la procedura non è terminata. Il governo britannico torna sui suoi passi cercando di strappare altri vantaggi sulla questione dell’Irlanda del Nord. Leggi
Il Regno Unito ha bisogno di ballerine, biochimici e saldatori. Sono alcune delle professioni inserite nella lista ufficiale “delle carenze occupazionali”, che diventerà molto più nutrita con le nuove regole sull’immigrazione. Leggi
La domanda fondamentale, al momento della separazione, è la seguente: come conservare i forti legami con il Regno Unito sul piano della sicurezza e della difesa? Leggi
Il voto ridisegna il panorama della vita pubblica britannica e spalanca le porte alla Brexit dopo tre anni e mezzo di tentennamenti e incertezze. Leggi
La vittoria dei conservatori, la disfatta dei laburisti e il futuro del Regno Unito dopo le elezioni del 12 dicembre, che sembrano confermare il desiderio della maggioranza di uscire dall’Unione europea. Leggi
Le elezioni rivelano un paese esausto, diviso, incapace di riconoscersi, allettato dalle prospettive di “taglio netto”, pronto a fidarsi dell’allucinazione obliquamente nazionalista della Brexit. Leggi
Come da tradizione, alla vigilia delle elezioni del 12 dicembre arrivano puntuali gli endorsement dei grandi giornali. Questa volta le sorprese non mancano. Soprattutto a sinistra. Leggi
Il braccio di ferro tra il primo ministro e il parlamento impedisce ogni tentativo di sbloccare la situazione: ma nessuno vuole alzare bandiera bianca. Leggi
Il premier britannico ha strappato a Bruxelles un accordo per l’uscita negoziata del Regno Unito dall’Unione europea. Il testo dev’essere ora approvato dal parlamento e non sarà una passeggiata. Leggi
Il primo ministro vuole tornare alle urne sperando di incassare l’accordo all’uscita dalla Ue e inaugurare quello che spera possa essere un lungo regno personale. Ma ancora non c’è niente di scontato. Leggi
Il 24 settembre l’alta corte britannica ha stabilito che il primo ministro è andato oltre le sue funzioni, ma la Brexit non è comunque in discussione. Leggi
Il premier britannico voleva accelerare l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea o in alternativa organizzare le elezioni a ottobre: la camera dei comuni ha bocciato entrambe le proposte. Quali saranno i prossimi passi? Leggi
Sarebbe rassicurante, e tre eventi di questa settimana danno qualche motivo di speranza. Leggi
Una mozione trasversale e sostenuta da un gruppo di conservatori ribelli autorizzerà il parlamento a bloccare la Brexit senza accordo. Leggi
Il rapporto tra Boris Johnson e la democrazia è tra i più flessibili. In nome del rispetto del voto per la Brexit il primo ministro ha messo la museruola a una fonte di legittimità democratica. Leggi
Il mio passaporto appena rinnovato è bordeaux come sempre, ma non ha più la scritta Unione europea sulla copertina. Mi sembra di tornare indietro nel tempo. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati