Sei tra i finalisti del trofeo per il “sopravvissuto più intraprendente e di successo dell’anno”, Cancerino. E se nelle prossime due settimane facessi un breve viaggio all’inferno, potresti assicurarti la vittoria. Ma aspetta, voglio essere più preciso: “inferno” è il termine sbagliato, l’ho usato solo per fare effetto. “L’inferno” è un’invenzione religiosa che travisa la vera natura del regno del mistero, delle ombre e della fertile oscurità. In realtà, gli inferi possono essere piacevoli e stimolanti se coltivi gli atteggiamenti giusti. Quali sono? Una vivace curiosità nell’apprendere verità che ignoravi, una coraggiosa determinazione a dissotterrare sentimenti repressi e desideri nascosti e una spinta a sollecitare epifanie spirituali che non sono disponibili nella trance della coscienza quotidiana.