31 ottobre 2014 17:36
  • Stefano Cucchi, 31 anni, romano, è morto in ospedale a Roma il 22 ottobre 2009. Era in custodia cautelare, dopo essere stato arrestato il 15 ottobre 2009 perché in possesso di 29 grammi di hashish, cocaina e antiepilettici.

  • Sono state accusate della sua morte dodici persone. Sei medici, tre infermieri e tre guardie carcerarie. I capi d’imputazione sono stati: abbandono d’incapace, abuso d’ufficio, favoreggiamento, falsità ideologica, lesioni e abuso di potere.

  • Dopo quasi quattro anni di processo, il 5 giugno 2013, la corte d’assise di Roma si è pronunciata sull’omicidio di Cucchi in primo grado. La corte ha condannato per omicidio colposo sei medici dell’ospedale Sandro Pertini e ha assolto i tre agenti penitenziari accusati di aver picchiato il ragazzo e gli infermieri accusati di non aver prestato assistenza a Cucchi, mentre era ricoverato.

  • Secondo i pubblici ministeri Vincenzo Barba e Francesca Loy, che avevano chiesto pene comprese tra due e sei anni di reclusione per gli imputati, Cucchi fu picchiato dagli agenti e una volta ricoverato in ospedale fu lasciato morire di fame e sete, senza nessuna forma di assistenza da parte del personale sanitario.

  • Secondo i giudici della corte d’assise di Roma la causa della morte di Stefano Cucchi è stata la mancanza di cibo e di acqua come sostenuto dai periti del tribunale.

  • Nelle motivazioni della sentenza di primo grado pubblicate il 3 settembre del 2013 è scritto: “La sindrome di inanizione (mancanza di cibo e acqua) è in grado di fornire una spiegazione dell’elemento più appariscente e singolare del caso in esame e cioè l’impressionante dimagrimento cui è andato incontro Cucchi nel corso del suo ricovero” nel padiglione carcerario dell’ospedale Sandro Pertini.

  • Il 31 ottobre del 2014 la corte d’appello di Roma ha assolto tutti gli imputati per insufficienza di prove.

Ansa, Internazionale, Askanews

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