28 gennaio 2015 20:37
  • Irachena, 45 anni, Sajida al Rishawi ha ammesso di aver partecipato nel 2005 a un attentato ad Amman, in Giordania, in cui sono morte almeno 57 persone.
  • All’attacco suicida ha partecipato anche il marito, che è morto, mentre la sua cintura esplosiva non è detonata. La donna è stata arrestata alcuni giorni dopo e quindi condannata a morte per impiccagione. La pena è stata sospesa dopo che la Giordania aveva ordinato una moratoria sulle condanne capitali.
  • Rishawi ha dichiarato di essersi offerta volontaria per vendicare tre fratelli, uccisi in Iraq da truppe guidate dagli Stati Uniti.
  • La sua famiglia è della provincia di Anbar, attualmente sotto il controllo del gruppo Stato islamico.
  • I jihadisti chiedono la liberazione di Sajida al Rishawi in cambio del rilascio del pilota giordano Moaz al Kasasbeh, catturato in Siria a dicembre, e del giornalista giapponese Kenji Goto, di cui si erano perse le tracce a ottobre.

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