29 maggio 2015 12:45
Agenti della sicurezza bloccano una contestatrice pro Palestina durante il congresso della Fifa a Zurigo. (Ruben Sprich, Reuters/Contrasto)

Nella giornata in cui a Zurigo si svolge il congresso annuale della Federazione calcistica internazionale (Fifa), travolta dallo scandalo su tangenti e corruzione, l’associazione di calcio palestinese proporrà una votazione per chiedere la sospensione di Israele dall’organizzazione. Nonostante i tentativi di mediazione di alcuni funzionari della Fifa, la delegazione palestinese ha ribadito la volontà di procedere, a meno che Israele non decida di espellere dal suo campionato cinque squadre che hanno sede in altrettanti insediamenti illegali. Si tratta di Ma’aleh Adumim, Ariel, Kiryat Arba, Bik’at Hayarden e Givat Ze’ev, che giocano tutte nelle serie minori del campionato israeliano.

L’associazione calcistica palestinese ha anche denunciato discriminazioni verso i suoi giocatori nei territori occupati, come trattamenti umilianti alle frontiere e azioni violente delle forze di sicurezza israeliane nelle partite di calcio. Durante una visita a Gerusalemme il 20 maggio, il presidente della Fifa Joseph Blatter aveva raggiunto un accordo con il primo ministro israeliano su alcune questioni importanti, come la concessione di permessi speciali per gli atleti e la creazione di un comitato a cui presentare le rimostranze. Ma è rimasta irrisolta la questione dell’attività delle squadre israeliane nei territori occupati.

Lo scandalo che ha colpito la Fifa e la combattuta elezione del presidente della federazione, che si svolgerà più tardi nella giornata, hanno complicato la situazione. Israele ha cercato il sostegno della Uefa in un’eventuale votazione per la sua sospensione, mentre i palestinesi potrebbero avere dalla loro parte Blatter, che ha bisogno dei voti arabi per la sua rielezione. Inoltre non è chiaro quale debba essere la soglia dei voti necessari per approvare la sospensione: potrebbe servire meno del 75 per cento dei 209 membri della Fifa. Se si deciderà di procedere, si voterà a scrutinio segreto.

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