04 maggio 2016 17:10

Il 3 maggio il Brasile ha di nuovo bloccato WhatsApp, lasciando momentaneamente cento milioni di persone senza la loro app preferita per scambiarsi messaggi. Ma questa disgrazia per WhatsApp ha fatto la fortuna di una concorrente.

Telegram, un’altra app di messaggistica, ha dichiarato che i suoi sistemi di registrazione sono impazziti perché più di un milione di persone si è registrato al servizio in seguito al blocco di WhatsApp.

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Nel paese un giudice ha ordinato l’interruzione del servizio di WhatsApp per 72 ore perché l’azienda non ha collaborato a un’indagine di polizia. Ad aprile WhatsApp ha attivato una crittografia end-to-end per tutti i suoi utenti (circa un miliardo) che impedisce all’azienda di estrarre i dati degli utenti anche se un tribunale le ordinasse di farlo.

Gli utenti brasiliani di WhatsApp che passano a Telegram troveranno molte funzioni per proteggere la privacy. Telegram ha sempre sottolineato l’importanza della protezione dei dati, dando la possibilità di spedire messaggi segreti che si cancellano automaticamente dopo un certo periodo di tempo. Questi messaggi non sono conservati sui server di Telegram, sostiene l’azienda, e quindi una volta cancellati non sono più consultabili.

È la seconda volta che Telegram annuncia un’impennata del numero d’iscritti in Brasile. Nel dicembre 2015 aveva rivendicato sei milioni di nuovi utenti, quando WhatsApp era stata disattivata per la prima volta nel paese. Complessivamente, gli oscuramenti dell’app in Brasile hanno garantito a Telegram oltre sette milioni di nuovi utenti in quattro mesi.

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WhatsApp rimane comunque il servizio principale per scambiarsi messaggi nel paese. Il 90 per cento dei dispositivi Android ha WhatsApp installato, e i brasiliani trascorrono in media un’ora al giorno usando l’app, secondo i dati raccolti da SimilarWeb. Quattro volte di più rispetto a Facebook Messenger, la seconda app di comunicazione più usata nel paese.

Telegram è solo al terzo posto, secondo i dati della società di ricerca Mobile Time in Brasile. Skype non ha riferito di alcuna impennata nel numero degli utenti, anche se un suo portavoce ha dichiarato a Quartz che “il Brasile è un mercato fondamentale per Skype, il che significa che nella regione osserviamo un uso stabilmente e costantemente alto del servizio”.

(Traduzione di Federico Ferrone)

Questo articolo è uscito su Quartz.

This article was originally published in Quartz. Click here to view the original. © 2016. All rights reserved. Distributed by Tribune Content Agency.

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