24 giugno 2016 17:12
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Il 23 giugno del 2016 i cittadini britannici hanno votato a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. L’opzione leave ha vinto con il 51,9 per cento, contro il 48,1 per cento del remain. L’Economist definisce il risultato “una tragica separazione”, mentre il Financial Times parla di quello che sarà “il divorzio più complicato del mondo”. Secondo i risultati ufficiali riportati dalla Commissione elettorale hanno votato per uscire dall’Unione europea 17.410.742 di elettori a fronte dei 16.141.241 che hanno votato a favore della permanenza. L’affluenza è stata del 72,2 per cento su un totale di 46,5 milioni di elettori, mentre le schede rifiutate sono state 25.359.

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Come osservato dai maggiori quotidiani britannici, sono tre le aree geografiche dove il voto per il remain ha ottenuto la maggioranza: la Scozia, l’Irlanda del Nord e Londra. Secondo l’analisi del New York Times la parte orientale di Londra ha votato in maggioranza per il leave. In Galles la maggioranza degli elettori ha votato per il leave, fatta eccezione per la città di Cardiff, dove il remain ha prevalso. La maggioranza degli elettori scozzesi ha votato per rimanere nell’Unione europea.

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Il Financial Times elenca i luoghi dove la differenza di voto è stata più forte. Il distretto elettorale con la più alta percentuale di voti per rimanere nell’Unione europea è Gibilterra, con quasi il 96 per cento dei voti per il remain, seguita dai distretti londinesi di Lambeth e Hackney. Il distretto dove il leave si è rivelato più forte è invece Boston, una piccola città portuale della contea del Lincolnshire, in Inghilterra: qui tre quarti degli elettori hanno votato per il leave.

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Nonostante più di un quarto degli elettori non abbia votato, l’affluenza al referendum sulla Brexit è stata la più alta se confrontata con quella delle elezioni generali degli ultimi dieci anni (72,2 per cento). Hanno potuto votare i cittadini del Regno Unito e gli immigrati provenienti dai 54 paesi del Commonwealth – tra cui Australia, Canada, India, Pakistan e Nigeria – a patto che fossero residenti nel Regno Unito. I cittadini dell’Unione europea residenti nel Regno Unito non sono stati ammessi al voto.

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