17 luglio 2012 12:14

Dopo due anni di relativa calma, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) sono tornati gli scontri.

Da aprile i disertori dell’esercito congolese, guidati dal comandante Bosco “The Terminator” Ntaganda e organizzati nel Movimento del 23 marzo (M23), dilagano nel Nord Kivu terrorizzando la popolazione. Almeno 200mila persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, e 20mila sono scappate in Uganda e in Ruanda.

Contro Ntaganda, già ricercato per crimini di guerra dalla Corte penale internazionale, è stato spiccato il 13 luglio un nuovo mandato d’arresto per le violenze contro la popolazione civile. Un rapporto delle Nazioni Unite sostiene che la sua milizia è finanziata dal governo ruandese.

Il 15 luglio il presidente ruandese Paul Kagame e quello congolese Joseph Kabila hanno accettato l’invio di una forza internazionale per riportare la pace nella regione.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it