Cultura Schermi
L’ora del crepuscolo
Philip Ettinger, Cosmo Jarvis, Stacy Martin, Lili Taylor
Stati Uniti 2021, 114’. In sala
L’ora del crepuscolo (dr)

L’ora del crepuscolo di Braden King è un dramma molto delicato sui danni collaterali della crisi degli oppioidi negli Stati Uniti. Per quanto cupa possa diventare la storia, il film non smette mai di mostrarci i suoi personaggi come persone fondamentalmente buone che cercano di trarre il meglio da una situazione difficile. Questo non significa ignorare gli aspetti terribili dell’epidemia. Ogni fotogramma è saturo di silenziosa disperazione. La storia ruota intorno a Cole, che dà una mano come infermiere nella casa di riposo locale e arrotonda lo stipendio vendendo Oxy a compaesani che conosce da una vita. Il ritorno in città di Terry, che pensa di sfruttare il piccolo traffico dell’amico d’infanzia, e della madre di Cole, dopo qualche anno di assenza, complicano una situazione già al limite. L’ora del crepuscolo riesce a tenere sotto controllo il romanticismo, anche se alla lunga comincia a soffrire l’empatia di King per i suoi personaggi.
David Ehrlich, IndieWire

L’ultimo giorno sulla Terra
Hugo Becker, Jean Reno, Lya Oussadit-Lessert
Francia 2020, 87’. In sala

In un futuro prossimo una misteriosa luna rossa è sfruttata a oltranza per ricavarne energia. Improvvisamente il satellite cambia traiettoria e punta dritto contro la Terra. Paul W.R. è l’astronauta più talentuoso della sua generazione e l’unico che può distruggere la luna rossa. Ma si rifiuta di compiere la missione e scompare. Inseguito dalle autorità, incontra Elma, una ragazzina dal temperamento esplosivo che l’accompagnerà nella sua fuga. Fa sempre piacere quando il cinema francese si avventura nel territorio della fantascienza, solitamente dominato dai blockbuster hollywoodiani. Le scenografie sono belle e gli effetti speciali notevoli. Peccato per una sceneggiatura puerile e una forte sensazione di déjà vu che sciupano il tutto.
Le Parisien

A proposito dei Ricardo
Nicole Kidman, Javier Bardem
Stati Uniti 2021, 132’. PrimeVideo

Lucille Ball era conosciuta e amata come protagonista nella sitcom degli anni cinquanta I love Lucy. Ma Nicole Kidman, che la interpreta, e Aaron Sorkin, che ha scritto e diretto il film, sembrano più interessati a esplorare il suo lato serio che a rimettere in scena il suo dono per la commedia. Kidman sa essere divertente. Era uno spasso in Da morire e The paperboy. Ma non in questo caso, anche se la sua performance è brillante, spiritosa e tecnicamente feroce. Il film è ambientato nel corso di un singolo episodio dello show, dalla lettura del copione del lunedì alla registrazione dal vivo del venerdì. Tra i capannoni e i teatri di posa di uno studio possiamo anche guardare da vicino la fatiscente relazione tra Ball e Desi Arnaz (Javier Bardem), suo marito dentro e fuori lo schermo. Entrambi sono ritoccati digitalmente durante i flashback, una tecnica un po’ inquietante che finisce per distrarre lo spettatore. La vera ossessione del film è la decostruzione della sceneggiatura perfetta, dal modo in cui “cade” una battuta alla chiarezza delle motivazioni del personaggio, e i fan dei dialoghi densi di Aaron Sorkin avranno soddisfazione.
Simran Hans, The Observer

Tick, tick… Boom!
Andrew Garfield, Alexandra Shipp, Vanessa Hudgens
Stati Uniti 2021, 115’. Netflix
Tick, tick… Boom! (dr)

Per il suo primo lungometraggio da regista, il grande artefice di Hamilton, Lin-Manuel Miranda, punta i riflettori sul compositore che ha ispirato il suo risveglio creativo: Jonathan Larson. Un artista sfortunato, morto a 35 anni per un aneurisma dell’aorta, alla vigilia dell’anteprima del suo grande exploit, il musical Rent. Oltre a Rent, Larson ci ha lasciato il meta-musical Tick, tick… Boom!, un autoritratto dell’artista dipinto come un poveraccio, divorato dall’ansia. Larson, interpretato da Andrew Garfield, è fissato con il successo. Come ottenerlo? A quale prezzo? “Compromise or persevere?”, canticchia. Il film è drammaticamente sostenuto da quello che sarà il destino di Larson. E la devozione di Miranda al suo idolo gli impedisce di espandere l’ansia miope di un musical lontano parente di Rent, a una storia universale di sacrificio e determinazione. Ma Andrew Garfield dà al personaggio una tenera vulnerabilità.
Amy Nicholson, The New York Times

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1444 - 21 gennaio 2022
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