Almeno 44 morti in un nuovo bombardamento dell’Arabia Saudita nello Yemen

Continua la crisi nello Yemen, in attesa dei colloqui di pace in programma il 14 giugno a Ginevra

Nuovo raid dell’Arabia Saudita nello Yemen: 44 morti

Almeno 44 soldati yemeniti sono morti e più di un centinaio di persone, tra le quali donne e bambini, sono rimaste ferite nei raid della coalizione guidata dall’Arabia Saudita nella capitale Sanaa. Lo annuncia l’agenzia Saba news, gestita dai ribelli sciiti houthi.

Quattro esplosioni hanno colpito un edificio della capitale dove sabato si erano riuniti i soldati alleati agli houthi, i ribelli che ormai controllano gran parte dello Yemen.

Ieri gli houthi e i loro alleati hanno lanciato un missile scud verso i territori sauditi. Secondo l’Arabia Saudita, il missile è stato abbattuto.

L’Arabia Saudita abbatte un missile lanciato dallo Yemen

L’Arabia Saudita ha abbattuto un missile Scud sparato oltre il confine dei ribelli sciiti houthi e dai loro alleati. Lo annuncia l’agenzia Saudi press. Il missile è stato intercettato nei pressi della città di Khamis Mushait, nel sudovest del paese.

L’esercito ha annunciato anche che ieri quattro soldati sauditi sono morti nei combattimenti al confine con lo Yemen.

Yemen, ottanta vittime nei bombardamenti sauditi

Proseguono i bombardamenti della coalizione guidata dall’Arabia Saudita nello Yemen, dove ci sono state 80 vittime in tutto il paese. Si è trattato di uno dei giorni più sanguinosi dall’inizio della guerra. Sono almeno 43 le persone uccise nei raid aerei sulla capitale Sanaa. Alcuni degli obiettivi dei caccia della coalizione sono stati il quartier generale delle forze speciali dei ribelli houthi e un deposito di armi nella periferia di Sanaa.

I colloqui di pace, voluti dalle Nazioni Unite, per porre fine al conflitto nello Yemen, previsti per il 28 maggio a Ginevra, sono stati posticipati e non è stata indicata ancora una data. La situazione umanitaria è critica nel paese: i profughi sono 545mila, mentre i beni di prima necessità come cibo, acqua, elettricità e carburante sono sempre più scarsi. Secondo le Nazioni Uniti, circa 8,6 milioni le persone hanno bisogno di assistenza sanitaria e di aiuti umanitari nel paese.

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