10 ottobre 2015 12:45

C’è stata una doppia esplosione ad Ankara, in Turchia, vicino alla stazione ferroviaria dove si stavano radunando decine di attivisti per partecipare a una manifestazione convocata da sindacati, organizzazioni sociali e partiti dell’opposizione tra cui i filocurdi del Partito democratico dei popoli (Hdp) per chiedere al governo di smettere di bombardare le postazioni del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk)e di tornare al tavolo dei negoziati di pace. Ecco cosa sappiamo finora dell’attentato:

  • Secondo il ministro dell’interno i morti provocati dalle esplosioni sono almeno 30 e i feriti 126.
  • Le esplosioni sono avvenute vicino alla stazione, poco prima che cominciasse la manifestazione per la pace indetta da diverse organizzazioni di sinistra, sindacati e partiti, tra cui il partito filocurdo Hdp.
  • Secondo militanti dell’Hdp presenti sul posto, dopo le esplosioni ci sono stati scontri tra polizia e attivisti.
  • Il governo ha detto che si è trattato di un attacco terroristico e ha aperto un’inchiesta. Secondo fonti governative, una delle esplosioni potrebbe essere stata provocata da un attentatore suicida.
  • Tutte le manifestazioni politiche sono state annullate nel paese.
  • Il premier ad interim Ahmet Davutoğlu ha convocato una riunione di emergenza.
  • La Turchia è in piena campagna elettorale, infatti le elezioni sono state anticipate al 1 novembre, dopo che il Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp), che ha vinto le elezioni del 7 giugno con il 40 per cento, non ha ottenuto la maggioranza necessaria per formare un governo.
  • Nei mesi scorsi il partito filocurdo Hdp, entrato per la prima volta in parlamento con le elezioni di giugno, è stato colpito da diversi attacchi terroristici. A giugno un attentato ha colpito un comizio politico dell’Hdp a Diyarbakir, provocando la morte di quattro persone e il ferimento di 400. All’inizio di settembre un gruppo di nazionalisti dell’estrema destra turca hanno attaccato la sede del partito ad Ankara.
  • A fine luglio in un attentato contro un centro culturale filocurdo di Suruç, una città a maggioranza curda che si trova a soli dieci chilometri da Kobane, sono morte 28 persone.
Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it