26 luglio 2016 18:39

Negli Stati Uniti nell’ultima settimana i sondaggi per le elezioni presidenziali danno il candidato repubblicano Donald Trump in rimonta rispetto alla candidata democratica Hillary Clinton. Un sondaggio della Cnn/Orc, assegna al candidato repubblicano un vantaggio di addirittura tre punti percentuali sull’ex segretaria di stato. Ma come deve essere interpretata questa rimonta? E cosa ci si deve aspettare dalla convention democratica, cominciata il 25 luglio a Filadelfia?

Perché i sondaggi sono inaffidabili

Secondo l’esperto di sondaggi dell’università di Princeton, Sam Wang, intervistato da Vox, durante le convention i sondaggi non sono molto attendibili. Le convention sono un momento particolare della campagna elettorale. I candidati sono stati scelti e le primarie sono finite, ma all’interno di ogni partito ci sono ancora molte divisioni: i sostenitori dei candidati che hanno perso si rifiutano di sostenere il candidato vincente. spuntano i nomi dei candidati vicepresidenti, i partiti hanno tutta l’attenzione dei mezzi d’informazione. Per questo sono più affidabili i sondaggi dell’inizio della campagna elettorale, oppure quelli della fine di agosto.

I politologi Robert Erikson e Christopher Wlezien, autori del libro _The timeline of presidential elections: how campaigns do__(and do not),_ hanno raccolto i dati delle elezioni presidenziali dal 1952 al 2008. La loro ricostruzione mostra chiaramente, secondo Wang, che i sondaggi condotti da gennaio ad aprile tendono a essere più affidabili rispetto a quelli condotti da maggio a luglio.

Secondo alcuni analisti, dopo aver ricevuto ufficialmente la nomina da parte del suo partito ogni candidato può perdere da 5 a 6 punti percentuali nei sondaggi.

Cosa c’è da sapere sulla convention democratica

La convention democratica si svolge dal 25 al 28 luglio al Wells Fargo center di Filadelfia. Riunisce tutti i delegati democratici e designerà Hillary Clinton come candidata ufficiale del partito alle presidenziali di novembre. Durante i quattro giorni della convention, interverranno tutti i dirigenti di spicco del partito. La parola d’ordine della candidata presidente sarà “unità”.

Nella giornata d’apertura sono intervenuti la first lady Michelle Obama, il senatore del Vermont Bernie Sanders e la senatrice Elizabeth Warren. Martedì interverrà l’ex presidente Bill Clinton e alcune donne del Mothers of the movement, il movimento che riunisce le madri dei neri uccisi dalla polizia. Il terzo giorno interverrà il presidente Barack Obama e il vicepresidente Joe Biden, che sottolineeranno l’esperienza della candidata e il suo ruolo nel governo del paese negli ultimi anni. Infine giovedì, a chiusura della convention, interverrà Chelsea Clinton, figlia della candidata, e infine Hillary Clinton, che presenterà il suo programma.

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