08 gennaio 2015 08:38

Il coraggio e la determinazione hanno un prezzo altissimo, un prezzo insopportabile che la Francia ha pagato mercoledì. Se il governo francese non fosse intervenuto in Mali, il paese sarebbe caduto in mano ai jihadisti che lo avevano trasformato in un bunker da cui minacciare tutto il Sahel.

È la Francia ad aver coordinato e appoggiato l’iniziativa militare dei paesi della regione affinché si opponessero insieme alle incursioni dei jihadisti arrivati dal sud della Libia, dove avevano trovato campo libero dopo che il paese era precipitato nell’anarchia più totale.

È sostanzialmente grazie alla Francia se questi paesi si sono uniti per proteggere il Maghreb e l’Europa ponendo la frontiera libica sotto sorveglianza. In Medio Oriente, la Francia ha ricoperto un ruolo determinante nella mobilitazione internazionale contro i barbari dello Stato islamico lanciando l’allarme per prima. È soprattutto per merito della Francia se i paesi dell’Alleanza atlantica, del Golfo e del Levante hanno costituito la coalizione arabo-occidentale alla quale Parigi ha preso parte e i cui attacchi hanno arrestato l’avanzata dei jihadisti.
Nella lotta contro l’estremismo islamico la Francia è stata all’avanguardia. Mercoledì l’attacco a Charlie Hebdo, alla libertà d’espressione e al diritto alla satira di cui il giornale era l’incarnazione, è stato un attacco a tutta la Francia, alla sua diplomazia, alla sua vigilanza e al suo impegno militare.

La fredda precisione del massacro, concepito per creare il maggiore sconvolgimento possibile, aveva due obiettivi. Il primo era quello di intimidire i francesi, di terrorizzarli per spingere i leader del paese a rinunciare alla battaglia e sposare la stessa prudenza mostrata da altri governi europei, da quello britannico a quello tedesco, che hanno approvato la determinazione francese ma hanno preferito non correre rischi. Il secondo obiettivo del massacro era quello di rendere i francesi accecati dall’odio come lo erano diventati gli americani dopo gli attentati dell’11 settembre, di spingerli a rifiutare i musulmani di Francia per poter dire che la Francia è contro l’islam e quindi l’islam è contro la Francia.

Questi individui sono stati capaci di uccidere, ma per il resto hanno fallito. D’istinto, la Francia si è compattata davanti allo spargimento di sangue e sabato si riunirà come raramente accaduto in passato. I musulmani di Francia e del mondo hanno condannato i jihadisti come mai prima d’ora.

Mi spiace, assassini, ma la Francia è laica, ignora le appartenenze religiose e non è così stupida da cadere in un tranello talmente grossolano. Questo per quanto riguarda la politica e la fredda analisi, ma lasciatemi dire ancora qualcosa. Charb era un amico di mio figlio. Wolinski, Cabu e Bernard Maris erano miei cari amici. La loro morte mi fa una rabbia enorme.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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