17 settembre 2014 11:08

Autoritratto, senza data. (Vivian Maier)

Quando John Maloof, agente immobiliare e appassionato di collezionismo, nel 2007 sviluppò le pellicole contenute in una scatola comprata a un’asta di Chicago, pensò immediatamente di essersi imbattuto in una grande fotografa. Ma quando cominciò a fare ricerche su internet per sapere chi fosse, non riuscì a trovare traccia dell’autrice.

Vivian Maier, il nome scarabocchiato su un pezzo di carta mischiato insieme ai rullini e ai negativi contenuti nella scatola, sembrava non avere una storia. Solo due anni dopo riprovando a cercare quel nome, Maloof scoprì che la donna, che faceva la bambinaia a Chicago, era morta qualche giorno prima all’età di 83 anni, senza una famiglia e senza avere mai mostrato le sue foto.

Oggi Maier è considerata una delle figure più importanti del ventesimo secolo nell’ambito della street photography. Gli scatti realizzati nella sua vita sono oltre centomila.

Maloof, che acquistò i negativi per meno di 400 dollari, ha passato molti anni promuovendo il lavoro della Maier attraverso mostre in gallerie e musei, (solo quest’anno sono state realizzate oltre una dozzina di mostre tra Europa e Stati Uniti), la pubblicazione di libri e recentemente la realizzazione del documentario *Finding Vivian Maier. * E parallelamente, ha cercato di trovare i possibili eredi dell’artista assumendo degli esperti.

Dalle indagini sono emersi due nomi, quelli di Sylvain Jaussaud e di Francis Baille, entrambi presunti figli di un cugino di uno dei genitori della Maier.

La controversa procedura per determinare un erede delle immagini e del loro altissimo valore ha preso però una nuova direzione di recente, quando il fotografo e avvocato David C. Deal ha cominciato a studiare il caso. Deal ha fatto presente che per legge chi possiede i negativi o le stampe delle immagini, non ne possiede automaticamente il copyright, e quindi il diritto di distribuzione e di vendita.

Senza titolo, 1954. (Vivian Maier)

Maloof, in sua difesa, dichiara di avere preso accordi con Sylvain Jaussaud, il parente della fotografa indicato come il più vicino a figurare come erede. E sostiene di avere avuto dei guadagni dalle vendite delle opere della Maier solo nell’ultimo anno.

Dopo l’intervento dell’avvocato Deal, il caso è stato assunto dall’amministratore legale stabilito dalla contea di Cook, a Chicago, il quale ha informato Maloof e tutti coloro che hanno esposto o venduto stampe della Maier, della possibilità di essere coinvolti in future cause legali.

Queste indagini, che vogliono trovare non solo l’erede del patrimonio della Maier, ma anche identificare possibili infrazioni della legge del copyright, potrebbero impedire la visione delle immagini della fotografa per molti anni. (rs)

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