I soccorsi all’ospedale Okhmatdyt di Kiev, distrutto da un missile russo l’8 luglio. Quel giorno le forze di Mosca hanno lanciato uno degli attacchi più sanguinosi dall’inizio della guerra, colpendo diversi obiettivi civili nella capitale ucraina, dove in tutto sono morte 33 persone e altre 121 sono state ferite. L’Okhmatdyt era il principale centro di cure pediatriche del paese, e accoglieva molti pazienti oncologici. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, dall’inizio del conflitto sono state colpite più di 1.700 strutture sanitarie ucraine.