Cultura Schermi
Il legionario
Germano Gentile, Maurizio Bousso, Marco Falaguasta
Italia / Francia 2021, 82’. In sala
Il legionario (dr)

Per certi versi l’esordio di Hleb Papou può ricordare I miserabili di Ladj Ly: anche Il legionario racconta le tensioni tra comunità d’immigrati e polizia che deflagrano in un terzo atto esplosivo. In questo film, i due mondi in rotta di collisione sono rappresentati in un’unica famiglia. Daniel (Germano Gentile) e Patrick (Maurizio Bousso) sono italiani di seconda generazione, cresciuti con i loro genitori di origini africane in un palazzo occupato alla periferia di Roma che presto sarà sgomberato. Dello sgombero dovrà occuparsi l’unità della polizia di cui fa parte Daniel, mentre Patrick è uno dei leader degli occupanti. I due fratelli si troveranno dalle parti opposte della barricata. La dinamica familiare lascia rapidamente spazio alla descrizione di un universo di persone che vivono alla giornata. Una scelta che non diluisce la tensione, ma anzi riesce a conferire profondità, sfumature e sostanza ai personaggi.
Carmen Paddock, One room with a view

L’accusa
Ben Attal, Suzanne Jouannet, Charlotte Gainsbourg, Mathieu Kassovitz
Francia 2021, 138’. In sala
L’accusa (dr)

Alexandre (Ben Attal) ha violentato Mila (Suzanne Jouannette), la figlia della nuova fiamma di sua madre? La ragazza lo accusa, lui nega. Alexandre è uno studente arrogante, figlio tormentato di una saggista femminista (Charlotte Gainsbourg, più interessante come madre distrutta che come pasionaria universalista) e di un giornalista televisivo (Pierre Arditi) famoso e ripugnante. Il ragazzo è convinto che il mondo gli appartenga. La sua presunta vittima viene da un ambiente più umile e rigido: sta cercando di alleggerire il senso di colpa che prova per aver ceduto? Vuole vendicare un’umiliazione? Avrebbe potuto dire di no? Costruito in tre parti (lui, lei, il processo) L’accusa coltiva il mistero intorno alla violenza più di quanto non faccia il libro di Karine Tuil da cui è tratto. E più che interrogarsi sulla questione sociale intorno ai fatti, mette lo spettatore nei panni neutrali di un giurato. Un meccanismo rischioso, a tratti interessante, a tratti spiazzante.
Marie Sauvion, Télérama

Beautiful minds
Francia / Svizzera 2021, 92’. In sala

Louis (Bernard Campan) è un impresario di pompe funebri, borghese e un po’ intransigente; Igor (Alexandre Jollien) è un fattorino con una grave disabilità provocata da una paralisi cerebrale. Per varie vicissitudini si troveranno a compiere un lungo viaggio insieme e tra loro nascerà una bellissima amicizia. Un bel soggetto, trattato con umorismo e rispetto, rende questo road movie estremamente piacevole. Alexandre Jollien, filosofo svizzero realmente affetto da paralisi cerebrale, autore dell’Éloge de la faiblesse, è un personaggio eccezionale, ma ci sarebbe piaciuto vederlo fuori dagli schemi di una storia un po’ convenzionale.
François Forestier, L’Obs

Seance. Piccoli omicidi tra amiche
Suki Waterhouse, Madisen Beaty
Stati Uniti 2021, 92’. In sala

Nel collegio femminile Edelvine academy una presenza malefica si scatena dopo che un gruppo di ragazze ha provato a evocare un fantasma. Vista la carriera di Simon Barrett come scrittore di horror (è lo sceneggiatore del sorprendente You’re next e ha contribuito alla serie V/H/S) non c’è da stupirsi che Seance dia il meglio nelle parentesi umoristiche. Quando si avvia verso il finale, il sangue e la confusione prendono il sopravvento.
Lena Wilson, The New York Times

Marry me. Sposami
Jennifer Lopez, Owen Wilson
Stati Uniti 2022, 112’. In sala

L’icona pop Kat Valdez (Jennifer Lopez) sta per sposare il suo fidanzato durante un concerto al Madison square garden quando scopre che lui le è stato infedele. Così pesca un uomo a caso dalla folla, l’insegnante Charlie (Owen Wilson), e sposa lui. I due poi dovranno scoprire se è il caso di rimanere insieme o no. Il fatto che J-Lo interpreti quasi se stessa fa parte del fascino di questa commedia romantica. E pescando generosamente da altri classici del genere, Marry me è pieno di quegli elementi che il pubblico si aspetta e pretende. Forse J-Lo non riuscirà a salvare la rom-com, ma la sua è un’arringa appassionata.
Kate Erbland, IndieWire

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1449 - 25 febbraio 2022
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