Cultura Libri
La linea del fronte
200 pagine, 17 euro

Il principio d’identità afferma che tutto è identico a se stesso: una scala è una scala, una penna è una penna, un libro è un libro. Ma che dire di una persona? Forse no, forse una persona non è altro che la storia con cui ogni persona si racconta. Questa è la tesi che sta alla base di La linea del fronte. È la voce di Sofía Icaza che ci accompagna per la maggior parte delle pagine, una giovane ragazza basca di buona famiglia che si trasferisce nella seconda casa dei suoi genitori, un appartamento a Laredo, in Spagna. Lo scopo di questo isolamento volontario è di lavorare alla tesi: uno studio sulla fine di Mikel Areilza, scrittore ed ex militante dell’Eta esiliato in Argentina. Tuttavia, il confino la porta a seguire un altro tipo di ricerca. Il suo ex fidanzato, Jokin, si trova nella prigione di El Dueso e da quando Sofía lo sa, si scrivono, accelerando l’abbandono della loro grigia vita a Barcellona per avvicinarsi all’epicentro di quell’altra storia. Il motivo per cui Jokin si trova in prigione sarà rivelato più avanti. Il romanzo intervalla capitoli più classici con pagine del diario di Arturo Cozarowski (un drammaturgo argentino che era in stretto contatto con Areilza) e il racconto teatrale delle visite di Sofía a Jokin in prigione. Il risultato è una brillante coreografia narrativa in cui si svela non solo il segreto della storia ma anche il suo significato ultimo. Non è né imprudente né affrettato sostenere che Aixa de la Cruz è probabilmente la migliore narratrice della sua generazione. Lo testimoniano la prosa impeccabile, la capacità d’illuminare gli angoli remoti di una storia, la presenza di idee originali e profonde in quasi ogni paragrafo.
Azahara Alonso, Ambito cultural

Il cottage degli uccelli
300 pagine, 18,00 euro

Gwendolen “Len” Howard era un’eccentrica che nel 1938, a 44 anni, abbandonò la carriera di violinista e si ritirò in un cottage nella campagna del Sussex per studiare gli uccelli. Ma la comunità scientifica non prese sul serio il suo lavoro e i suoi libri. L’olandese Eva Meijer ha creato per Howard una vita fittizia basata sul poco che si conosce. Passi dei libri di Len raccontano la vita parallela di Star, la sua cinciallegra preferita. Ma la donna rimane un enigma. Len deve il suo amore per gli uccelli al suo carismatico padre poeta, incapace di vederne uno ferito senza salvarlo e nutrirlo. Ragazza vivace e sensibile, la più giovane di quattro fratelli in una famiglia ricca e colta, se ne va a Londra dove sperimenta l’amore e l’amicizia, ma nessuna relazione umana si avvicina lontanamente al legame che forma più tardi con gli uccelli. Gli uccelli si siedono sulla sua testa e sulle sue spalle. Lei insegna loro a contare e trascrive in musica i loro canti. Il contatto umano è ridotto al minimo. La morte di suo padre è appena accennata, non scrive mai a sua madre e non vede l’ora di liberarsi di sua sorella quando la va a trovare. C’è bellezza e gioia nella strana vita di Len. Ma il romanzo è anche profondamente triste, perché lei crede che il suo lavoro sia fondamentale per il benessere degli uccelli, mentre è evidente che il suo bisogno è molto più grande del loro.
Carol Birch, The Guardian

Amatissimi
382 pagine, 18,50 euro

La letteratura statunitense è affollata di ministri di culto e sacerdoti, pastori e profeti. Il romanzo d’esordio di Cara Wall si concentra su due ministri e sui loro matrimoni: uno con un’atea che non vuole avere niente a che fare con la chiesa, l’altro con la figlia di un ministro che è felice di vivere nella canonica e guidare il coro. Charles Barrett e James MacNally condividono un incarico alla Third presbyterian church nel Green­wich village di New York, ma quasi nient’altro. Charles, figlio unico di un professore di letteratura di Harvard, incontra sua moglie Lily in biblioteca. James è il più giovane di sei figli di una famiglia cattolica decaduta, che sfugge alla povertà e all’alcolismo del padre quando uno zio benevolo gli paga gli studi a Chicago e poi a Londra. Sua moglie, Nan, è nata in una famiglia benestante e influente del Mississippi, ma è stata mandata dal padre all’evangelico Wheaton college nell’Illinois, dove incontra James a un saggio di musica. La maggior parte del romanzo si svolge negli anni sessanta, dopo che James e Charles sono assunti dalla Third presbyterian per sostituire un ministro. I due sono destinati a bilanciarsi: James predica la giustizia sociale e crede che la parrocchia sia troppo ricca; Charles crede che anche i benestanti abbiano bisogno di cure spirituali. E Amatissimi è convincente quando affronta il romanticismo, l’amicizia e l’amore familiare.
Casey Cep, The New York Times

I pescatori di stelle
208 pagine, 16,50 euro

Fu nel cuore di un bar di Montmartre che Blaise Cendrars ed Erik Satie s’incontrarono nella Parigi del 1925. Uno è malconcio a causa della guerra. L’altro indossa un abito di velluto. Il musicista chiede al poeta il libretto di un’opera. I due concludono che lo ha rubato Cocteau. Decidono di andare a schiaffeggiare il furfante. Da Montmartre a Montparnasse, passando per il cimitero del Père-Lachaise, il duo vaga per i bassifondi di Parigi, pesca lo squalo bianco a Dakar, estorce una giraffa da un serraglio per usarla in un ballo in costume e poi si mette a cercare, lungo i lampioni, la traccia di “Biqui”, l’amore perduto di Satie. Era trent’anni prima, il suo nome era Suzanne Valadon. Delfino attinge al gergo lirico dei ruggenti anni venti per descrivere i vagabondaggi notturni di due storpi, lo scrittore senza un braccio e il compositore morente. Utrillo, Chagall, Tou­louse-Lautrec attraversano il romanzo con una gravità nascosta dietro sogni etilici. Il fascino è enorme, ma c’è un abuso di dettagli d’epoca.
Sandra Benedetti, L’Express

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1450 - 4 marzo 2022
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