Cultura Schermi
Red rocket
Simon Rex, Bree Elrod, Suzanna Son
Stati Uniti 2021, 130’. In sala
Red rocket (dr)

Con Red rocket Sean Baker ci regala una pastorale americana per adulti, di fatto una commedia, e un altro studio della vita ai margini, molto vicino nello spirito al film che l’ha rivelato, Tangerine. Il rapper, comico e pornostar una tantum Simon Rex offre una divertente interpretazione nei panni di un ex attore porno, Mikey Saber, la cui carriera è andata a rotoli. Senza soldi e piuttosto malridotto Mikey si presenta a casa della moglie Lexi (Bree Elrod), abbandonata da tempo, chiedendogli se può piazzarsi qualche giorno sul suo divano. Dopo dei tentativi poco convincenti di trovare un lavoro, Mikey si mette a vendere erba, riallaccia il suo rapporto con Lexi e dispensa a tutti aneddoti sul seducente mondo del porno al quale ha intenzione di ritornare prima possibile. Poi però Mickey s’innamora di Strawberry (Suzanna Son), una diciassettenne che lavora in un negozio di ciambelle. Mikey è convinto che la ragazza abbia i numeri per diventare una star e che per lui possa essere il biglietto vincente per tornare nel giro. Difficile scommettere su di loro, e Baker suggerisce che sarebbe triste vederli fallire almeno quanto sarebbe triste vederli riuscire.
Peter Bradshaw, The Guardian

The Batman
Robert Pattinson, Paul Dano, Zoë Kravitz
Stati Uniti 2022, 175’. In sala
The Batman (dr)

In The Batman diluvia costantemente. Se l’idea di “un reboot dark e fradicio di pioggia” non vi alletta, l’ultimo Batman potrebbe non fare per voi. Matt Reeves ha importato quell’idea di apocalisse ineluttabile che caratterizzava la sua versione del Pianeta delle scimmie, molta della cupezza lasciata in eredità da Christopher Nolan e l’inconfondibile influenza del David Fincher di Seven e Zodiac. Difficile immaginare un Batman più teso e meno sorridente. Il Cavaliere Oscuro di Robert Pattinson è sulle tracce di un serial killer che ha preso di mira l’élite di Gotham City e lascia enigmi dietro di sé. C’è molto potenziale nel mix tra film di supereroi e thriller poliziesco. Costretto a inseguire un cattivo che sta sempre un passo avanti a lui (Paul Dano, da qualche parte sotto il lattice), il meditabondo giustiziere s’imbatte in tanti personaggi (il pinguino di Colin Farrell, la catwoman di Zoë Kravitz, il commissario Gordon di Jeffrey Wright, l’Alfred di Andy Serkis) che hanno i loro pregi ma mettono in secondo piano il vero cattivo, tolgono slancio e affollano la trama. Pattinson è solido anche se il ruolo sembra neutralizzare le sue migliori qualità, rendendolo il solito giustiziere tormentato in un mondo tenebroso.
Phil de Semlyen, TimeOut

Il ritratto del duca
Jim Broadbent, Helen Mirren
Regno Unito 2020, 95’. In sala

Il ritratto del duca è la prova che se mai Jim Broadbent decidesse di cimentarsi nel furto di un’opera d’arte avrebbe buone probabilità di farla franca. Broadbent è terribilmente affabile nell’ultimo film di Roger Michell, morto nel settembre 2021, un regista che è sempre riuscito a tirare fuori il meglio dai suoi attori senza dover ricorrere a forzature drammatiche eccessive. Il film racconta la storia di Kempton Bunton, un idealista che nel 1961 fu accusato di aver rubato il ritratto del duca di Wellington di Goya dalla National gallery. Un furto che Bunton, una specie di Don Chisciotte con una deriva socialista, considerava un atto politico. L’approccio degli sceneggiatori è forse un po’ troppo semplicistico. Ma questo, se non altro, permette a Broad-bent e a Helen Mirren, che intepreta sua moglie, di recitare in scioltezza.
Clarisse Loughrey,Independent

Cyrano
Peter Dinklage, Haley Bennett
Regno Unito / Canada / Stati Uniti 2021, 123’. In sala

Dopo il malriuscito La donna alla finestra, Joe Wright torna su un terreno a lui più congeniale, abbracciando con ironia il suo lato più sperimentale: un adattamento musical del classico di Edmond Rostand, basato sullo spettacolo teatrale del 2018 di Erica Schmidt, musicato dai The National e girato in Sicilia durante la pandemia. Il suo Cyrano può risultare più eccentrico che coinvolgente e non nasconde i segni dell’usura del materiale di partenza. Ma è fantasioso, lussureggiante e fa affidamento sull’interpretazione carismatica di Peter Dinklage.
Ian Freer, Empire

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1450 - 4 marzo 2022
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