Ufficiali dell’esercito vicini a Saleh si oppongono all’intervento esterno in Yemen

Il presidente Abd Rabbo Mansur Hadi ha chiesto alle Nazioni Unite di sostenere un intervento dei paesi del Golfo, ma alcuni ufficiali vicini ai ribelli houthi hanno avvertito che si opporranno con tutti i mezzi

Lo Yemen e l’ascesa sciita

A sud dell’Arabia Saudita, affacciato sul corno d’Africa e sullo stretto di Bab el Mandeb (uno dei principali corridoi marittimi del mondo in quanto conduce al mar Rosso e al canale di Suez), lo Yemen è sprofondato in una guerra civile che oppone indirettamente l’Iran e l’Arabia Saudita. Leggi

Ufficiali fedeli all’ex presidente dello Yemen escludono l’intervento militare esterno

Alcuni ufficiali dell’esercito fedeli all’ex presidente dello Yemen Ali Abdullah Saleh, alleato dei ribelli sciiti houthi, hanno espresso il loro “rifiuto totale” di qualunque intervento straniero per mettere fine al conflitto nel paese. Il 23 marzo i paesi del Golfo avevano annunciato che avrebbero preso le misure necessarie per proteggere la regione dall’aggressione degli houthi. Era stato lo stesso ministro degli esteri, Riyadh Yaseen, a chiedere un intervento militare esterno per contrastare l’avanzata dei ribelli.

Il presidente Abd Rabbo Mansur Hadi ha sostenuto la proposta, chiedendo alle Nazioni Unite di appoggiare l’azione militare dei paesi disponibili all’intervento. Hadi si trova nella città meridionale di Aden dopo essere stato cacciato dalla capitale Sanaa occupata completamente dagli houthi a gennaio. Ma nella lettera pubblicata in un sito vicino a Saleh, i funzionari dell’esercito hanno avvertito che si opporranno con tutta la loro forza a qualunque tentativo di “compromettere l’indipendenza e la sovranità” del paese e di “minacciarne l’unità e l’integrità territoriale”. Reuters

I paesi del Golfo interverranno nello Yemen se non si arriverà a una soluzione pacifica

I paesi del Golfo prenderanno le misure necessarie per proteggere l’area contro l’aggressione dei ribelli sciiti houthi se non si arriverà a una soluzione pacifica per risolvere la crisi dello Yemen.

Lo ha annunciato il ministro degli esteri saudita Saud Al Faisal. Il principe ha ribadito, durante una conferenza stampa congiunta con il ministro degli esteri britannico Philip Hammond, che l’Arabia Saudita si oppone alla “interferenza” dell’Iran nello Yemen.

Il ministro britannico ha aggiunto che il Regno Unito discuterà con l’Arabia Saudita e gli Stati Uniti su come rinforzare la posizione del presidente yemenita Abd Rabbo Mansur Hadi. Il presidente yemenita ha lasciato il palazzo presidenziale della città di Aden il 19 marzo in seguito a bombardamenti aerei. Reuters

Lo Yemen chiede un intervento militare ai paesi del Golfo

Il ministro degli esteri dello Yemen, Riyadh Yaseen, ha chiesto un intervento militare ai paesi del Golfo per contrastare l’avanzata dei ribelli houthi. “Prendono sempre più spazio nel paese, occupando aeroporti e città, attaccando Aden con gli aerei, arrestando persone in modo arbitrario, minacciando e concentrando le loro forze”, ha detto il ministro.

“Abbiamo detto al consiglio di cooperazione del golfo Persico, alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale che dovrebbe esserci una no-fly-zone e che l’uso degli aerei militari dovrebbe essere vietato negli aeroporti controllati dagli houthi”, ha dichiarato Riyadh Yaseen. Reuters

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